La notizia di un ritorno di Exynos nella serie Samsung Galaxy S26 sta facendo discutere gli appassionati e gli esperti del settore. L’indiscrezione proviene dal noto leaker Jukanlosreve. Il quale afferma che il chip Exynos 2600 potrebbe rappresentare una presenza davvero “rilevante” nella serie in arrivo. Però non sono ancora chiari i dettagli sul ruolo effettivo che avrà questo processore. L’ottimismo di Samsung sul potenziale del proprio chip sembra evidente. Ma tale fiducia potrebbe non bastare a rassicurare il mercato, ancora scettico dopo i problemi riscontrati nelle generazioni precedenti.
Negli ultimi anni, la strategia di Samsung si è basata su un approccio a doppio processore. Ovvero, lo Snapdragon è stato utilizzato nei mercati statunitensi e coreani, mentre Exynos era destinato agli altri paesi. Questa politica, però, ha subito modifiche importanti. Nel 2023, tutti i modelli Galaxy S hanno adottato esclusivamente chip Snapdragon, abbandonando Exynos. L’anno successivo, il chip sudcoreano è tornato, ma solo su alcuni modelli della serie S24m Creando così un’ulteriore incertezza tra i consumatori. Ora, con Galaxy S26
, il destino di Exynos sembra nuovamente in bilico. Anche se Samsung pare intenzionata a rilanciarlo.Le difficoltà tecniche che hanno segnato il passato di Exynos non possono essere ignorate. Problemi di rendimento produttivo e un divario evidente rispetto ai chip Snapdragon hanno minato la fiducia degli utenti. Secondo recenti rumor, Samsung avrebbe migliorato la resa produttiva dei suoi impianti. Passando dal 30% di chip funzionanti a valori più elevati, un segnale positivo per il futuro. Il prossimo Exynos2600 potrebbe essere costruito su nodi a 3 o addirittura 2 nanometri. Un avanzamento tecnologico che potrebbe finalmente ridurre il gap con Qualcomm.
Ad ogni modo, la concorrenza nel mercato si fa sempre più serrata. Con Nvidia pronta a entrare nel settore mobile, Samsung dovrà affrontare nuove sfide per mantenere una posizione rilevante. La serie Galaxy S26, quindi, rappresenta non solo una prova per Exynos, ma anche una scommessa sul futuro della strategia hardware dell’azienda.