Il sistema di riscaldamento centralizzato, anche noto come teleriscaldamento, che viene generalmente utilizzato nelle città con grande densità di popolazione. Ad alimentare gli impianti di distribuzione sono quasi sempre biomasse o termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani. Tra le città italiane che vantano di questo sistema non possiamo non citare la città di Como e Ferrara. Due luoghi con tantissimi abitanti e in cui il teleriscaldamento viene ormai utilizzato come soluzione.
E’ proprio in queste due città italiane che ComoCalor S.p.A. e Hera S.p.A. si occupano di gestire le reti di riscaldamento centralizzato. Aziende che però nell’ultimo periodo sembrerebbero creare alcuni grossi problemi. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito.
Teleriscaldamento: prezzi iniqui per i consumatori
Sistemi di riscaldamento centralizzato come il teleriscaldamento sono soluzioni che le grandi città decidono di adottare per ottimizzare i servizi messi a disposizione degli utenti. Naturalmente, parliamo di soluzioni che richiedono dei costi che, quasi sempre, sono del tutto elevati. Per quanto riguarda le aziende prima citate, ovvero ComoCalor S.p.A. e Hera S.p.A, di recente sono state accusate di aver applicato prezzi eccessivamente alti. Di conseguenza, la stessa AGCM ha deciso di effettuare una sanzione.
Nello specifico, ad Hera è stata fatta una multa pari a 1.984.736 di euro, mentre a ComoCalor di 286.600 euro. Somme dunque del tutto elevate ma che le due aziende sono costrette a pagare dopo essere finite sotto la lente d’ingrandimento per l’applicazione di prezzi ritenuti eccessivi. Secondo quanto diffuso, l’obiettivo di AGCM era quello di capire se nel periodo compreso tra il 2021 e il 2022, le società avessero applicato un maggiore e ingiustificato addebito agli utenti.
Quel che è emerso, secondo l’Antitrust, è che le società hanno impedito ai consumatori di beneficiare dell’uso di fonti rinnovabili disponibili a costi contenuti per produrre un bene essenziale come il calore e hanno imposto prezzi iniqui ed eccessivi rispetto ai costi.