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Google TV continua a evolversi, introducendo nuove funzionalità e strumenti. La piattaforma, già nota per servizi di Chromecast e box TV, rappresenta uno dei tanti sistemi operativi sviluppati dal gigante di Mountain View accanto a Android, ChromeOS e Wear OS. La recente novità però non riguarda una funzione pensata per migliorare l’esperienza degli utenti. Bensì l’introduzione di un nuovo formato pubblicitario, potenzialmente invasivo.

Novità Google TV: un test graduale o una nuova direzione?

A tal proposito alcune persone hanno iniziato a notare, nella schermata principale, banner pubblicitari posizionati in aree strategiche come la riga “For You” e una sezione sponsorizzata a larghezza intera. Questi annunci includono contenuti promozionali come descrizioni, link a video su YouTube e codici QR per ottenere ulteriori dettagli. Ad esempio, il gioco Indiana Jones and the Great Circle di Bethesda è stato il primo a sfruttare questa nuova modalità pubblicitaria.

L’uso di banner pubblicitari su Google TV non è una novità assoluta. Ma il formato adottato di recente sembra segnare un cambio di direzione. Il nuovo strumento è stato già utilizzato per promuovere iniziative interne, come campagne per migliorare la piattaforma. Però ora viene esteso anche agli annunci commerciali. Nonostante l’impatto visivo evidente, il nuovo approccio non sembra essere ancora largamente diffuso.

Probabilmente, Google sta testando la funzionalità con una parte limitata di utenti, osservando le reazioni prima di un possibile lancio su larga scala.
Resta da capire come le persone effettivamente reagiranno a tutto ciò. Bisogna infatti considerare il rischio potenziale che tali modifiche possano essere percepite come invasive. Google, intanto, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sul futuro di questo formato. Per ora, è certo che il colosso tech punta a sfruttare ogni spazio disponibile per monetizzare la sua piattaforma. Ovviamente ciò però è importante che non interferisca mai col fornire un servizio che resti intuitivo e confortevole. Pena la perdita di fidelizzazione dei suoi utilizzatori.

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