Prevenire i terremoti ora potrebbe essere più facile con l'utilizzo della fibra ottica

Si sente sempre più spesso parlare di terremoti e di “soluzioni” che mirano ad aumentare la sicurezza delle città e, di conseguenza, dei cittadini che in caso di eventi estremi sono purtroppo in pericolo. Una notizia del tutto importante riguarda l’accordo siglato tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e Sparkle. Per chi non la conoscesse, quest’ultima si occupa della gestione del traffico internet internazionale ed è una società controllata da TIM. Non a caso, dunque, tale accordo consente di utilizzare i suoi cavi sottomarini in fibra ottica per rilevare terremoti e maremoti, ma non solo.

Secondo quanto diffuso in seguito all’annuncio dell’accordo tra INGV e la società Sparkle, i cavi sottomarini consentiranno anche di rilevare eventi come eruzioni vulcaniche o onde anomale nel Mar Mediterraneo. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito.

INGV: insieme a Sparkle per rilevare i terremoti

Terremoti, onde anomale e eruzioni vulcaniche sono ormai eventi di cui sentiamo sempre più spesso parlare. L’obiettivo di diversi Paesi è senza alcun dubbio quello di migliorare la sicurezza delle città trovando soluzioni valide per prevenire conseguenti disastri. Non a caso, dunque, l’annuncio del nuovo accordo tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e la società Sparkle rappresenta un passo avanti importante in tale ambito. Non dobbiamo però dimenticare che queste due realtà collaborano già da alcuni anni e sono al lavoro sulle sperimentazioni sull’importante cavo Mednautilus. Già da due anni conducono, infatti, un importante lavoro e sperimentazione per riuscire a perfezionare alcune tecnologie di rilevamento dei terremoti, ma non solo.

Per quanto riguarda l’utilizzo di i cavi in fibra ottica non è la prima volta che si decide di utilizzarli per un simile obiettivo. Secondo quanto diffuso, i cavi in fibra ottica, in caso di terremoto e dunque di vibrazione, subiranno un leggero allungamento. Tale allungamento comporta, dunque, una variazione dello stato di polarizzazione e della fase del segnale della luce che passa all’interno dei cavi in fibra ottica.

Articolo precedenteJared Isaacman: Stati Uniti al primo posto per la corsa allo spazio
Articolo successivoSamsung Galaxy Ring si allarga: taglia 14 e taglia 15 in arrivo a gennaio