Jared Isaacman nei giorni scorsi ha voluto condividere la propria prospettiva in merito all’esplorazione spaziale americana. Per chi non lo conoscesse, Isaacman è stato recentemente nominato dal nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per stare alla guida della NASA.
Ad attirare particolarmente l’attenzione, nei giorni scorsi, è stata una sua dichiarazione davanti a professionisti del settore militare e della difesa in merito all’esplorazione spaziale americana. Lui stesso ha infatti affermato che gli Stati Uniti non possono in alcun modo cedere il proprio primato tecnologico per quanto riguarda la corsa allo spazio. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli.
Jared Isaacman: Stati Uniti e l’esplorazione spaziale
Quando si parla di economia spaziale non si può non fare riferimento agli Stati Uniti. Non a caso, infatti, parliamo di una realtà consolidata ormai da tantissimi anni. Nonostante ciò, nel corso della propria dichiarazione, Jared Isaacman non ha fatto a meno di sottolineare come l’economia spaziale sia rimasta piuttosto invariata negli ultimi 60 anni. Proprio per questo motivo ritiene del tutto indispensabile che vengano trovate nuove strade e strategie oltre a quello che è stato fatto finora. Al proposito, non è mancato anche un riferimento al futuro del programma Polaris che prevede due missioni però attualmente in sospeso.
In una prospettiva futura, l’opinione Isaacman, da poco nominato dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, mostra uno scenario positivo per quel che riguarderà l’economia spaziale. Non a caso, infatti, si prevedono importanti sviluppi per quanto riguarda la produzione manifatturiera ma anche settori come le biotecnologie e l’estrazione mineraria. Oltre a ciò, non è mancata l’attenzione sulla tecnologia SpaceX di Elon Musk.
Ricordiamo che Isaacman è il fondatore di società di tecnologia finanziaria e co-fondatore azienda specializzata nell’addestramento aereo per le forze NATO. Una figura, dunque, indispensabile per il futuro dell’industria spaziale. Proprio per questo motivo, ha colto l’occasione per lanciare un appello alle aziende del settore difesa, invitandole a innovare anche senza i contratti governativi.