Per attivare questa funzione, dunque, gli utenti possono accedere alle impostazioni di Google Chat e selezionare l’opzione “Traduzione automatica” seguita da “Traduci i messaggi nella tua lingua preferita”. La feature è disponibile su tutte le principali piattaforme, ovvero web, Android e iOS.
È inoltre importante notare alcune particolarità del sistema, nello specifico: le traduzioni sono visibili solo all’utente che le ha attivate e appaiono esclusivamente nel flusso della conversazione, non nelle anteprime dei messaggi nella schermata Home o nelle notifiche. Inoltre, in caso di modifiche alle impostazioni della lingua dell’account Google, potrebbero essere necessarie fino a 24 ore per l’aggiornamento completo del sistema di traduzione.
La funzionalità sarà disponibile per gli abbonati ai pacchetti Gemini Business ed Enterprise, nonché per chi dispone dell’add-on AI Meetings and Messaging. Il rollout è previsto nelle prossime settimane, con una distribuzione graduale agli utenti idonei.
Parallelamente, Google sta introducendo significative migliorie al sistema delle menzioni e il nuovo asset si ispira agli “smart chip” già presenti in altre applicazioni Workspace, come Google Drive, creando così un’esperienza utente più uniforme e coerente.
Un’interessante aggiunta, infine, riguarda la possibilità di visualizzare informazioni aggiuntive sugli utenti semplicemente passando il mouse sopra il loro nome, mentre un click avvia una conversazione privata. È stata inoltre implementata una nuova funzionalità per la gestione delle menzioni di utenti non presenti nella conversazione: quando si menziona qualcuno che non fa parte del gruppo, il sistema offre la possibilità di aggiungerlo alla conversazione o di inviare il messaggio senza includerlo. Questa funzione è disponibile solo per le Spaces e le conversazioni di gruppo, non per i messaggi diretti. Una grande novità.