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Ddl Concorrenza: novità sulla riforma autostradale

Si parla ormai da alcuni giorni del nuovo Codice della Strada e delle novità che potrebbe introdurre la sua entrata in vigore. Novità che puntano senza alcun dubbio a introdurre norme che puntano ad aumentare la sicurezza degli automobilisti e dei cittadini. Nei giorni scorsi il Senato ha approvato il cosiddetto Ddl Concorrenza che comporta numerose novità. Tra queste non passa di certo inosservata quella relativa al riordino delle concessioni autostradali.

Quest’ultimo riguarda, come sappiamo, una tematica che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha voluto fortemente. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito.

Ddl Concorrenza: le novità introdotte

L’approvazione del Ddl concorrenza da parte del Senato porta all’introduzione di diverse novità. Tra le più importanti, senza alcun dubbio, quella riguardante le concessioni autostradali. Nello specifico, non passa inosservata l’introduzione di un nuovo modello tariffario.

Secondo quanto diffuso, a partire da adesso una parte dei pedaggi entrerà allo Stato

e non più nelle casse dei gruppi di concessionari. Quel che sappiamo è che tale sarà introdotta per le concessioni in scadenza durante il 2025.

Tale decisione porta con sé importanti conseguenze. La più importante riguarda i fondi derivanti dal nuovo modello tariffario. Questi ultimi, infatti, saranno destinati alla realizzazione di investimenti autostradali, tra cui la sicurezza della viabilità. Si parla dunque di destinare le risorse ad un fondo dedicato agli investimenti sulla rete autostradale e uno per le concessioni. Entrambi i fondi saranno gestiti direttamente dal ministero.

Tra le novità, il nuovo sistema delle concessioni con un modello che stabilisce il limite dei 15 anni per le future concessioni. Per quanto riguarda, invece, l’affidamento queste ultime saranno regolamentate tramite una gara pubblica dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Viene inoltre ribadito che solamente in casi specifici viene data la possibilità di effettuare un affidamento diretto.

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Pubblicato da
Valentina Acri