Il progetto punta a trasformare i dispositivi, tradizionalmente vulnerabili ai sistemi di difesa laser, in piattaforme letali. Con la capacità di emettere raggi laser ad alta potenza. Per superare le difficoltà tecniche legate alle dimensioni e al peso di un apparato laser, il team di Li Xiao ha progettato un sistema innovativo. Qui i droni agiscono come “specchi mobili“, ricevendo energia laser da una stazione terrestre e reindirizzandola verso obiettivi specifici.
Il sistema risiede in due componenti ottici fondamentali. Il primo è un ricevitore
che risulta in grado di catturare il raggio laser. Il secondo, invece, è un riflettore che lo focalizza con estrema precisione. Tali elementi sono montati su un meccanismo di puntamento di altissima precisione. Quest’ultimo risulta capace di compensare le vibrazioni del drone in volo. Grazie a tale tecnologia, il raggio laser può tagliare il metallo o neutralizzare obiettivi con grande efficacia.Il progetto non è privo di sfide. Le vibrazioni durante il volo rappresentano un problema significativo. Gli scienziati stanno lavorando a tecnologie avanzate di stabilizzazione. In tal modo puntano a garantire una maggiore precisione. Inoltre, la gestione della sicurezza del sistema è cruciale per evitare che tale tecnologia possa essere utilizzata in modo improprio. Con suddetta innovazione, la Cina dimostra ancora una volta la sua capacità di ridefinire i confini della tecnologia militare. Un futuro in cui i droni laser non solo proteggono i cieli, ma dominano i campi di battaglia.