Uno dei principali problemi dei data center è l’elevato consumo di acqua necessario per raffreddare i server, che lavorano a ritmi costanti e si surriscaldano facilmente. Microsoft ha annunciato un nuovo sistema innovativo che punta a eliminare l’utilizzo di nuova acqua per il raffreddamento, grazie a un ciclo chiuso che ricicla quella inizialmente introdotta durante la costruzione.
Microsoft e i nuovi data center sostenibili
La novità, presentata lo scorso agosto, rappresenta un passo significativo verso l’efficienza idrica, soprattutto in un contesto di crescente domanda energetica e sviluppo di carichi di lavoro basati sull’intelligenza artificiale. Secondo l’azienda, ogni data center dotato di questo sistema sarà in grado di risparmiare oltre 125 milioni di litri di acqua all’anno, un risultato ottenuto attraverso l’utilizzo continuo e ottimizzato della stessa risorsa.
Nel dettaglio, il nuovo sistema di raffreddamento prevede che l’acqua immessa inizialmente circoli in modo chiuso tra server e refrigeratori, dissipando il calore generato senza bisogno di ulteriori rifornimenti. Oltre all’acqua amministrativa destinata a usi comuni come bagni e cucine, non sarà necessario introdurre nuove risorse idriche, un aspetto cruciale in zone soggette a scarsità idrica.
Per misurare l’efficienza idrica, Microsoft utilizza il parametro Water Usage Effectiveness (WUE), che calcola il consumo totale di acqua rispetto alla capacità energetica del data center. Nel 2023, l’azienda ha registrato un WUE medio di 0,30 litri per kilowattora, segnando un miglioramento del 39% rispetto al 2021. Questo progresso evidenzia l’impegno di Microsoft nella riduzione dell’impatto ambientale e anticipa ulteriori miglioramenti futuri.
Alcune località come Texas, Washington, California e Singapore hanno già beneficiato di progetti basati sull’acqua riciclata, segnando una diminuzione significativa dei consumi idrici complessivi. Guardando al futuro, i primi progetti pilota con il nuovo design saranno lanciati nel 2026 a Phoenix, in Arizona, e a Mount Pleasant, in Wisconsin. Entro il 2027, questi data center di nuova generazione saranno pienamente operativi, con l’obiettivo di rendere questa tecnologia la soluzione standard per l’intera infrastruttura aziendale. Microsoft punta così a un modello più sostenibile, contribuendo alla gestione responsabile delle risorse idriche in un settore tecnologico sempre più energivoro.