La salute continua a essere l’obiettivo principale dell’evoluzione tecnologica di Apple Watch. Con il modello Ultra 3, Cupertino punta infatti a rafforzare il proprio ruolo nel monitoraggio personale, introducendo innovazioni davvero interessanti. Tra esse vi è la possibilità di rilevare segnali di ipertensione. Non si tratta di una misurazione diretta della pressione arteriosa, ma di un sistema basato sull’analisi delle variazioni. Secondo quanto riportato da Mark Gurman su Bloomberg, il dispositivo valuterà l’andamento della pressione sanguigna nel tempo. Allertando poi l’utente in caso di valori anomali.
Apple Watch: tra limiti tecnologici e nuove frontiere
Questa funzione si affiancherà ad altre tecnologie già apprezzate. Come il rilevamento delle apnee notturne e delle fibrillazioni atriali. L’approccio alla base non è quello di fornire numeri assoluti, ma piuttosto individuare i cambiamenti. Un metodo che è già collaudato per il monitoraggio della temperatura corporea. In questo modo, l’Apple Watch non si sostituisce agli strumenti medici tradizionali. Al contrario, offre un ulteriore aiuto pratico per riconoscere segnali di allarme.
In contemporanea a tutto ciò, si lavora anche su un’altra funzione rivoluzionaria. Ovvero il monitoraggio del diabete. Anche in questo caso, il punto di interesse potrebbe essere uno in particolare, come il controllo della variazioni dei livelli di glucosio nel sangue, piuttosto che su una misurazione diretta. Apple sta così tracciando una strada che combina semplicità d’uso e tecnologie avanzate. Tutto ciò con l’obiettivo di rendere la prevenzione più accessibile.
L’Ultra 3 non si limiterà però alle sole funzioni mediche. Le indiscrezioni trapelate parlano infatti anche dell’introduzione della connettività satellitare. Una novità già anticipata nei modelli precedenti, ma ora più perfezionata. Questa caratteristica, insieme alla crescente attenzione alla salute, conferma l’intento di Apple di rendere il suo smartwatch un dispositivo indispensabile nella vita quotidiana.
Restano però alcune domande. Ad esempio, se può effettivamente un dispositivo da polso competere in affidabilità con apparecchiature mediche specializzate. Probabilmente no, ma non è questo lo scopo. In quanto Apple punta a offrire un supporto orientato alla prevenzione, suggerendo di consultare uno specialista quando necessario. È quindi un approccio complementare, non sostitutivo.