Un gruppo di ricercatori della Nanyang Technological University di Singapore ha sviluppato un sistema innovativo che trasforma gli scarafaggi in cyborg controllabili a distanza. Grazie a un protocollo automatizzato, gli insetti vengono dotati di componenti elettronici in soli 68 secondi, superando le limitazioni dell’assemblaggio manuale sia in velocità che in precisione.
Il processo inizia con l’immobilizzazione degli scarafaggi attraverso un’esposizione controllata ad anidride carbonica. Un braccio robotico, guidato da algoritmi di deep learning, posiziona con estrema precisione gli elettrodi sulla membrana intersegmentale dell’insetto. Successivamente, uno zaino elettronico miniaturizzato, del peso inferiore a un grammo, viene montato sull’animale. Questo dispositivo invia impulsi elettrici alle antenne degli scarafaggi, permettendo di controllarne direzione e velocità. Alimentato da una batteria, lo zaino garantisce un’autonomia di sei ore, rendendo gli insetti operativi per missioni prolungate.
I test hanno confermato l’efficacia del sistema. Gli scarafaggi cyborg rispondono con prontezza agli stimoli elettrici, riuscendo a cambiare direzione con un angolo superiore ai 70 gradi e a modulare la velocità con precisione. Inoltre, un test sul campo ha dimostrato la capacità di un gruppo di quattro robot ibridi di coprire aree ostacolate con un elevato tasso di successo, dimostrando l’applicabilità della tecnologia in ambienti complessi.
Gli scarafaggi sono stati scelti per le loro caratteristiche uniche: piccoli, resistenti e agili, sono capaci di sopportare pressioni elevate e superare ostacoli. Inoltre, la loro sensibilità naturale all’ambiente li rende strumenti ideali per rilevare variazioni chimiche e fisiche senza la necessità di energia artificiale per il movimento.
Le applicazioni di questa tecnologia sono molteplici. Potrebbero essere utilizzati in operazioni di ricerca e salvataggio, esplorazione di macerie o spazi inaccessibili, monitoraggio ambientale e persino sorveglianza discreta in ambito militare. Tuttavia, l’uso di organismi viventi per scopi tecnologici solleva questioni etiche cruciali. È essenziale garantire che queste innovazioni vengano utilizzate in modo responsabile, limitando il rischio di abusi e rispettando la natura degli esseri coinvolti.