Non a caso, viste le problematiche di affidabilità riscontrate con il motore 1.2 PureTech il costruttore automobilistico si è visto costretto a ricorrere ad una serie di importanti soluzioni per evitare di aumentare la sfiducia tra gli utenti. Scopriamo insieme nel corso di questo nuovo articolo tutti i dettagli in merito.
Offrire il meglio delle soluzioni è sempre una delle prerogative dei costruttori automobilistici. Costruttori che portano avanti un attento lavoro prima di portare su strada un nuovo modello ma, certamente, può capitare che vengano riscontrare alcune problematiche anche in fase di commercializzazione. Secondo quanto diffuso, dunque, eliminare la denominazione di tale motore dai modelli della propria gamma rappresenta una strategia per contrastare la sfiducia riscontrata tra gli acquirenti.
Non dimentichiamo che la problematica riguarda l’usura precoce della cinghia di distribuzione e dall’eccessivo consumo di olio. Strategia che anche i brand come Citroën e DS hanno deciso di utilizzare considerando le problematiche riguardanti il motore che, di conseguenza, hanno effetti diretti sulle vendite.
Quel che sappiamo è che la sostituzione non sarà immediata. Inoltre, i veicoli che dispongono del motore da 1.2 litri non saranno più contraddistinti dalla nota “PureTech 100 CV”. L’alternativa sarà infatti l’identificazione dell’esatta potenza. Naturalmente, a seguito di questa problematiche non sono mancati problemi e malcontenti. La sfiducia per il PureTech ha portato ad intraprendere alcune azioni legali. Un esempio è l’associazione Afestel che in Spagna rappresenta oltre 6.000 proprietari Stellantis. Proprietari che hanno deciso di denunciare chiedendo risarcimenti per circa 1,15 milioni di euro. Secondo quanto dichiarato dall’associazione, infatti, sono davvero tanti gli automobilisti che purtroppo si trovano a dover fare i conti con tale problematica legata al motore.