Ad oggi torna sempre più ricorrente l’installazione di pannelli solari presso le abitazioni e i luoghi di lavoro. Tutto ciò serve a dare un futuro sostenibile all’umanità, migliorando dunque l’efficienza energetica degli edifici e non solo. Questo però potrebbe inconsapevolmente consistere in un rischio per la sicurezza energetica. Secondo quanto detto dagli esperti di sicurezza informatica, sarebbe possibile sfruttare vulnerabilità in questi sistemi. Le conseguenze potrebbero essere potenzialmente gravi per le reti elettriche.
Entro il 2030, oltre 100 milioni di famiglie nel mondo dipenderanno dai pannelli solari per l’energia. Tuttavia, come ha spiegato Stykas, molti di questi dispositivi non dispongono delle necessarie protezioni contro gli attacchi informatici. Utilizzando un laptop e uno smartphone, è stato possibile aggirare i firewall di diversi pannelli connessi alla rete. Nei suoi test, l’esperto ha simulato scenari in cui un attacco coordinato potrebbe gestire più energia di quella dell’intera rete tedesca.
Il problema non è nuovo: nel 2023, l’Unione Europea ha registrato oltre 200 attacchi informatici alle infrastrutture energetiche. Recentemente, un caso ha coinvolto Electrica SA, in Romania, dove un attacco ha colpito i sistemi aziendali. Sebbene le funzioni critiche siano rimaste al sicuro, l’episodio evidenzia la vulnerabilità crescente del settore.
Gli attacchi possono avere diversi obiettivi:
Per quanto riguarda le energie rinnovabili, sono partite delle esercitazioni ad hoc. A metterle in atto è stata la NATO, che sta tentando di analizzare i rischi legati alle energie rinnovabili. Tutto questo mentre l’Unione Europea sta introducendo normative per rafforzare la sicurezza dei pannelli solari.