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Quantum computing e crittografia: la sfida della protezione dei dati

L’arrivo dei computer quantistici sta rivoluzionando il modo in cui pensiamo alla sicurezza dei dati, ma porta con sé un grosso problema: questi nuovi sistemi saranno in grado di violare gli attuali standard di crittografia. Questo scenario, noto come “Q-Day“, potrebbe sembrare lontano, ma gli esperti avvertono che è solo una questione di tempo. La tecnologia quantistica, infatti, è in grado di fare cose che i computer tradizionali non possono neanche immaginare. I qubit, la base del calcolo quantistico, possono trovarsi in più stati contemporaneamente, permettendo una potenza di calcolo straordinaria. Una volta raggiunto un certo livello di sviluppo, questi computer potrebbero facilmente decifrare algoritmi come RSA-2048, che oggi garantiscono la sicurezza di tantissime comunicazioni online.

 

Un futuro quantistico con la crittografia in pericolo

C’è poi un ulteriore rischio da considerare: quello del “Harvest Now, Decrypt Later”. I criminali informatici potrebbero già oggi rubare dati protetti, sapendo che in futuro saranno in grado di decifrarli con la potenza dei computer quantistici. È un problema che non può essere ignorato.

Per rispondere a questa minaccia, negli Stati Uniti il NIST

(National Institute of Standards and Technology) ha lavorato per creare nuovi algoritmi di crittografia resistenti alla tecnologia quantistica. Tra questi ci sono CRYSTALS-Kyber, per proteggere i dati generali, e CRYSTALS-Dilithium e SPHINCS+, pensati per le firme digitali. Tuttavia, mettere in pratica queste soluzioni non è semplice. Tra tempi di certificazione lunghi e test rigorosi, l’adozione di queste tecnologie potrebbe richiedere anni, un periodo critico in cui i dati restano vulnerabili.

Per affrontare il problema, alcune soluzioni sono già in fase di sperimentazione. Si parla di sistemi come la Quantum Key Distribution, che crea chiavi sicure grazie alla fisica quantistica, o servizi che integrano le nuove tecnologie di crittografia nei dispositivi di rete. Nel frattempo, molte aziende stanno puntando su soluzioni ibride, che combinano la crittografia tradizionale con quella quantistica, cercando di proteggere i dati più sensibili.

In un mondo sempre più interconnesso, prepararsi al futuro quantistico è una necessità. Non si tratta solo di aggiornare i sistemi, ma di ripensare l’intera infrastruttura della sicurezza digitale per garantire che sia pronta a reggere l’impatto di questa nuova era tecnologica.

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Pubblicato da
Margherita Zichella