Anche a ottobre 2024 le tariffe RC Auto sono aumentate. Secondo l’IVASS, il prezzo medio ha raggiunto i 416 euro. Ciò segna un incremento del +7,2% su base annua. Il dato in realtà segue lo stesso trend di settembre. Allora il prezzo medio era di 414 euro, con una crescita del +6,8%. L’aumento dell’RC auto non risparmia nessuna provincia. Si va dal +1,5% di Reggio Calabria al +11,5% di Roma. Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è, invece, di 267 euro. Il valore mette in mostra un distacco del +11,7% rispetto al 2023. Il divario tuttavia si riduce del 41,4% rispetto al 2014. 10 anni fa, infatti, era molto più marcato. Per chi non appartiene alla prima classe di merito, la situazione è ancora più critica. Gli assicurati con classi superiori hanno subito un incremento medio del +10,3%, contro il +6,4% dei clienti in prima classe. Come si è arrivati a questi livelli? Dopo il minimo storico del 2022 con una media di 363 euro, i prezzi hanno ripreso a salire. Ora sono tornati ai livelli pre-pandemia, confermando una tendenza all’aumento costante.
Un impatto economico pesante che fa crescere l’RC Auto
Dal 2022, il prezzo medio dell’RC Auto è aumentato del +17,8%, passando da 353 a 416 euro. Questo incremento comporta un maggior costo medio di 63 euro per polizza. Il Codacons sottolinea l’impatto complessivo. Con 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, la stangata è pari a oltre 2 miliardi di euro. Le famiglie italiane, già colpite da aumenti in altre spese, subiscono un ulteriore aggravio.
Le polizze continueranno a salire? I dati suggeriscono un mercato sempre più oneroso. Un problema strutturale, che incide sul bilancio degli automobilisti. Risparmiare è possibile, ma diventa sempre più complesso. Le tariffe erano arrivate a un picco di 500 euro nel 2014, per poi scendere fino al 2022. Ora, il recupero dei livelli pre-crisi rappresenta un segnale poco rassicurante per il futuro. Il settore RC Auto si conferma una voce di spesa in crescita per gli italiani. Gli automobilisti affrontano costi crescenti, con differenze territoriali significative. Il rischio è di vedere ulteriori aumenti nel prossimo futuro.