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Temu e Shein sotto il mirino dell’UE: nuovi dazi in arrivo?

Negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più un complesso fenomeno commerciale. Quest’ultimo sta mettendo in allarme l’UE. Si tratta dell’afflusso di prodotti a basso costo importati tramite piattaforme online extra-UE come TemuShein e AliExpress. Tale fenomeno sta alterando le dinamiche del commercio interno. Ciò mettendo a rischio sia la sicurezza dei consumatori sia la sopravvivenza delle aziende europee.

Pericolo per Temu e Shein in Europa

Uno degli aspetti più dibattuti riguarda l’attuale normativa. Quest’ultima consente l’esenzione dai dazi doganali per le spedizioni di valore inferiore ai 150 euro. Tale soglia, inizialmente pensata per agevolare il commercio di beni di modesto valore, si è trasformata in un punto debole del sistema. Le piattaforme online, sfruttando tale agevolazione, hanno contribuito a un incremento esponenziale degli ordini. Nel 2024, ci sono stati circa 4 miliardi di pacchi. Quest’ultimi rientrano tutti sotto tale soglia.

La crescita del volume di importazioni non è priva di conseguenze. Molti dei prodotti provenienti da suddette piattaforme non rispettano gli standard europei

di sicurezza. Come dimostrano le oltre 3.400 segnalazioni di prodotti pericolosi nel 2023 attraverso il sistema Safety Gate. Inoltre, le imprese europee sono colpite da una competizione considerata sleale. Quest’ultime, infatti, sono obbligate a sostenere costi elevati per conformarsi alle rigide normative comunitarie.

Per far fronte a tale situazione, Bruxelles sta considerando misure drastiche. Tra cui l’eliminazione della soglia di esenzione daziaria. Inoltre, si sta vagliando la possibilità di introdurre una tassa amministrativa su ogni spedizione extra-UE. Tali interventi mirano a livellare le condizioni di concorrenza, garantendo parità tra i produttori europei e quelli internazionali.

Con l’arrivo di febbraio come possibile data per l’approvazione delle nuove normative, l’Unione Europea si prepara a un cambiamento importante. Ciò segna un passo avanti nei confronti di un mercato più sicuro. E allo stesso tempo sostenibile. La sfida però rimane complessa. Non sarà facile trovare il giusto equilibrio tra protezione del mercato interno e apertura al commercio internazionale.

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Pubblicato da
Margareth Galletta