Tra le caratteristiche distintive di Veo 2 c’è la capacità di gestire dettagli complessi. Come le sfumature delle espressioni umane e i movimenti naturali dei corpi. In tal modo sarà possibile renderli incredibilmente realistici. Tale livello di controllo tecnico avvicina Veo 2 al mondo del cinema professionale. Un ulteriore aspetto cruciale è il sistema di autenticazione SynthID. Quest’ultimo introduce una sorta di filigrana invisibile nei contenuti generati. Tale strumento è stato progettato per identificare facilmente i video prodotti dall’intelligenza artificiale. Un passo essenziale per combattere la disinformazione
e promuovere un utilizzo responsabile della tecnologia.Google ha scelto un approccio cauto per il lancio di Veo 2. Inizialmente è stato limitato ad una lista di attesa su Google Labs. In futuro ci sarà l’integrazione con piattaforme come YouTube Shorts. L’Italia, purtroppo, non sarà inclusa nella prima fase di rilascio. L’annuncio di Veo 2 è stato accompagnato da aggiornamenti significativi per Imagen 3, il modello di generazione di immagini. Inoltre, è atteso anche il lancio di Whisk, un esperimento che combina Imagen con le capacità di comprensione visiva di Gemini. Whisk permette agli utenti di creare contenuti originali partendo da immagini già esistenti.
Mentre il mondo attende il rilascio globale di tali tecnologie Google, è chiaro che stiamo entrando in una nuova era. Nella quale l’intelligenza artificiale non solo si integra nelle nostre vite, ma ridefinisce radicalmente il modo in cui creiamo, comunichiamo e interagiamo.