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RC Auto carissima: aumento dei prezzi del 7,2% ad ottobre 2024

I costi dell’RC Auto continuano a salire, con un aumento medio del 7,2% su base annua registrato a ottobre 2024. Il premio medio delle polizze ha raggiunto quota 416 euro, un livello che riporta i prezzi ai valori pre-pandemia. A pagarne le conseguenze sono soprattutto gli automobilisti con classi di merito meno favorevoli, che hanno visto rincari superiori al 10%.

L’andamento dei prezzi e l’impatto sulle famiglie dell’RC Auto

Gli ultimi rapporti IVASS parlano chiaro e sottolineano un aumento del costo medio dell’assicurazione. L’RC Auto è aumentata del 6,4% per tutti coloro che risiedono in prima classe. Nelle classi superiori ci sono stati degli incrementi arrivati anche fino al 10,3% in più.

Tenendo in considerazione il periodo che va da gennaio 2022 a oggi, i rincari complessivi hanno raggiunto il 17,8%. C’è stato dunque un aumento medio di 63 euro a polizza. Nel 2022, il premio medio si attestava a 353 euro, ma la ripresa della crescita dei prezzi ha portato l’importo attuale a 416 euro

, incidendo pesantemente sul bilancio delle famiglie italiane.

La denuncia del Codacons

Il Codacons ha evidenziato come l’aumento delle tariffe negli ultimi due anni abbia generato una spesa aggiuntiva complessiva di oltre 2 miliardi di euro per gli automobilisti italiani. Il fenomeno si inserisce in un contesto già segnato da rialzi in numerosi settori, rendendo l’RC Auto una voce di spesa sempre più pesante per le famiglie.

Facendo un rapido confronto con il 2014, si era registrato un calo interessante per tutti. Si arrivò infatti nel 2022 a 363 € di media per polizza, abbassando dunque la media di 500 € registrata proprio nel 2014, quando si identifico il picco.

Con 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, l’incremento delle tariffe ha prodotto una stangata complessiva che ha pesato per 2 miliardi di euro solo nell’ultimo biennio. La situazione solleva preoccupazioni crescenti, soprattutto per chi dispone di classi di merito meno vantaggiose, aggravando ulteriormente la spesa degli automobilisti.

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Pubblicato da
Felice Galluccio