Ultimamente è entrato in vigore il nuovo codice della strada che ha portato dei cambiamenti per gli utenti della strada. Inoltre è stato approvato un nuovo disegno di legge che prevede anche il riordino delle concessioni autostradali. Infatti per chiarire meglio le modalità con cui sono state gestite le autostrade italiane, è necessario riformare al meglio queste concessioni. Questo accordo sulla gestione delle autostrade, si inserisce all’ interno del disegno di legge denominato “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023“.
Il nuovo disegno di legge prevede di riformare la gestione delle autostrade per offrire delle situazioni di viabilità migliori, insieme alle modalità con cui vengono mantenute. Una delle novità riguarda il nuovo modello tariffario che prevede la restituzione di una parte della somma di denaro, utilizzata per il pagamento del pedaggio, allo Stato. Questa modalità entrerà in vigore per le concessioni che scadono nel 2025. Con questa norma, lo Stato avrà un altro fondo da cui attingere per riempire le proprie casse e gestire al meglio le società.
Autostrade, nuove riforme sulle concessioni
La nuova riforma sulle concessioni prevede alcune normative sui pedaggi e sulla gestione di questi ultimi. Con il nuovo modello, la tariffa dovrà essere divisa in tre componenti: la componente tariffaria e di gestione, la componente tariffaria di costruzione e la componente tariffaria per oneri integrativi. Queste servono principalmente a stabilire le tipologie di gestione delle varie tariffe. Anche perché grazie a questo modello si possono realizzare gli investimenti autostradali senza aumentare i pedaggi. Questo per attuare tutte quelle opere di messa in sicurezza della viabilità locale o della gestione delle risorse a disposizione. Inoltre con questo nuovi sistema, le future concessioni non dovranno superare i 15 anni. Quest’ ultime saranno affidate dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite una gara pubblica.
Con queste nuove leggi ci saranno dei cambiamenti dal punto di vista di gestione delle autostrade per garantire una maggiore tutela per chi le utilizza e che soprattutto paga regolarmente il pedaggio.