skypeMicrosoft continua il suo processo di rinnovamento delle proprie applicazioni. A tal proposito, arrivano importanti cambiamenti per le modalità di utilizzo di Skype. Si tratta di una vera svolta che potrebbe cambiare per sempre il rapporto degli utenti con uno dei servizi di comunicazione più longevi e apprezzati. Cosa cambia nello specifico? Microsoft ha decido si effettuare una transizione dai crediti e numeri individuali agli abbonamenti. La notizia non è stata accompagnata da grandi annunci o spiegazioni. Il passaggio è avvenuto in silenzio, lasciando molti utenti sorpresi.

Microsoft: cosa cambia con Skype

Chiunque abbia tentato di acquistare un numero sulla piattaforma o di ricaricare i crediti del servizio ha scovato la novità. I numeri Skype, strumenti essenziali per chi voleva ricevere chiamate dall’estero come se fosse un residente locale, non sono più acquistabili. Allo stesso modo, la funzione di aggiunta crediti è stata sostituita da una nuova opzione. Gli utenti potranno scegliere un abbonamento in base al Paese o alla regione da chiamare. Tale modello permette di ottenere minuti illimitati, ma elimina la flessibilità che caratterizzava Skype.

Microsoft ha confermato che i numeri e i crediti esistenti continueranno a funzionare, ma una volta esauriti, gli utenti saranno obbligati a passare agli abbonamenti. Le chiamate tra utenti Skype rimarranno gratuite. Perché questa scelta? Con una concorrenza sempre più agguerrita, Skype si trova a lottare con numerose piattaforme. Le modifiche al modello di business di Skype suggeriscono una strategia chiara. Spingere gli utenti a massimizzare il valore economico del servizio. Anche se ciò significa, probabilmente, perdere una parte del pubblico interessato proprio all’opzione dei numeri. Alla luce di tali cambiamenti, il futuro di Skype appare incerto. Riuscirà il servizio a reinventarsi e ritrovare il suo posto nel mondo della comunicazione moderna? Per ora, gli utenti si trovano a fare i conti con un nuovo sistema che, per molti, rappresenta più un ostacolo che un’opportunità.

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