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Il governo ha ritirato l’emendamento 76.07, che prevedeva una tassa sull’uso delle reti in rame per la connessione Internet. La misura aveva generato polemiche e preoccupazioni nel settore delle telecomunicazioni.

Il contenuto dell’emendamento

L’emendamento, inserito nella Legge di Bilancio 2024, proponeva una tassa per le connessioni che utilizzano reti in rame. Questo sistema, ancora ampiamente utilizzato in Italia, costituisce la base per la tecnologia ADSL, sempre meno diffusa a causa della diffusione della fibra ottica. L’obiettivo dichiarato era incentivare il passaggio alla fibra, più efficiente e moderna, ma la proposta ha suscitato reazioni contrastanti.

I principali operatori di telecomunicazioni hanno criticato l’iniziativa. Secondo le aziende, la misura avrebbe comportato costi aggiuntivi per gli utenti finali, rallentando ulteriormente la transizione verso la fibra ottica.

Il ritiro è avvenuto dopo pressioni da parte del settore e del Parlamento. Gli esperti hanno sottolineato che una tassa sulle reti in rame sarebbe stata prematura, considerando che molte aree del Paese non sono ancora coperte dalla fibra ottica. La carenza di infrastrutture alternative avrebbe penalizzato soprattutto le zone rurali, dove l’ADSL rappresenta ancora l’unica opzione per l’accesso a Internet.

Alcuni parlamentari hanno anche evidenziato che tassare le reti esistenti senza offrire soluzioni concrete avrebbe creato un divario digitale ancora maggiore. Questo problema è particolarmente sentito in Italia, dove il potenziamento delle reti in fibra procede a ritmi inferiori rispetto ad altri Paesi europei.

Il ritiro dell’emendamento non risolve la questione delle reti obsolete, ma sposta il problema a un livello politico e infrastrutturale. Gli operatori di telecomunicazioni hanno ribadito la necessità di maggiori investimenti pubblici per accelerare la diffusione della fibra ottica, rendendo il passaggio tecnologico più sostenibile per gli utenti.

Il dibattito evidenzia come il processo di digitalizzazione del Paese richieda una strategia equilibrata, che tenga conto delle realtà locali e delle esigenze degli utenti. Una soluzione potrebbe essere rappresentata da incentivi per l’adozione della fibra, piuttosto che da sanzioni per chi utilizza tecnologie più datate.

Il ritiro dell’emendamento 76.07 evidenzia la complessità delle scelte politiche legate alla digitalizzazione. Il futuro delle telecomunicazioni in Italia dipenderà dalla capacità di bilanciare l’innovazione tecnologica con le esigenze di inclusione e accessibilità.

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