L’Unione Europea ha approvato il progetto IRIS², che prevede la creazione di una rete satellitare indipendente. L’obiettivo è migliorare la sicurezza delle comunicazioni, colmare il digital divide e rafforzare l’autonomia tecnologica europea. Il sistema sarà composto da una costellazione di satelliti, che forniranno una connessione internet sicura e stabile in tutta Europa, comprese le aree più remote.
IRIS² come alternativa a Starlink
IRIS² (Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite) si propone come una risposta europea ai sistemi satellitari già esistenti, come Starlink, l’iniziativa di SpaceX che offre servizi di connessione internet globale. A differenza di quest’ultimo, che è un progetto privato, IRIS² mira a garantire una rete sovrana e sicura, sotto il controllo diretto delle istituzioni europee. I satelliti saranno utilizzati per migliorare le comunicazioni in tutte le aree europee, in particolare quelle meno servite da connessioni tradizionali via cavo o fibra ottica.
Il primo lancio dei satelliti è previsto per il 2024, mentre la costruzione dell’intera costellazione dovrebbe concludersi entro il 2027. Il progetto avrà un investimento di 2,4 miliardi di euro, coperto in parte da fondi pubblici e da un significativo contributo dell’industria privata. La Commissione Europea coordinerà l’intera iniziativa, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dall’estero in ambito tecnologico e garantire l’accesso universale a Internet ad alta velocità.
IRIS² è pensato per rispondere a tre esigenze principali: la sicurezza delle comunicazioni, la riduzione del digital divide e il rafforzamento dell’autonomia tecnologica europea. La sicurezza delle comunicazioni è particolarmente importante in settori strategici come la difesa, i trasporti e le emergenze. La rete satellitare garantirà che questi ambiti possano continuare a funzionare anche in caso di interruzioni delle infrastrutture terrestri.
Un altro obiettivo centrale riguarda la fornitura di una connessione internet stabile in tutte le regioni europee, inclusi i territori remoti o difficili da raggiungere con le tecnologie attuali. In particolare, IRIS² contribuirà a colmare il digital divide tra le aree urbane e quelle rurali, migliorando l’accesso alla rete per milioni di persone.
Infine, il progetto mira a ridurre la dipendenza tecnologica da attori esterni, come aziende statunitensi o cinesi, dando all’Europa maggiore controllo sulle proprie infrastrutture strategiche.
Nonostante il forte impegno politico e finanziario, il progetto IRIS² dovrà affrontare alcune sfide significative. In primis, la competizione con altre reti satellitari, come Starlink di SpaceX e OneWeb, che sono già attive o in fase di sviluppo. Entrambe queste reti private hanno un vantaggio in termini di esperienza operativa e velocità di implementazione.
Inoltre, la cooperazione tra i vari attori pubblici e privati sarà cruciale per garantire la riuscita del progetto. IRIS² dovrà infatti attrarre un notevole apporto di investimenti privati per completare la costellazione di satelliti e mantenere un alto livello di competitività. Nonostante queste difficoltà, se il progetto avrà successo, potrebbe rappresentare una svolta significativa per l’Europa, garantendo una rete satellitare propria, sicura e capace di competere a livello globale.