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Honda Prelude: presentato il suo nuovo assetto

La Honda Prelude si prepara a fare il suo ritorno. Questa volta con una veste completamente rinnovata e un’anima ibrida. Suddetta vettura è pronta a sfidare il  mercato automobilistico. La vettura è attesa in Europa tra il 2025/2026. Uno dei suoi elementi cardine è il suo basarsi sulla piattaforma della Honda Civic. Dunque, la vettura porta con sé soluzioni tecniche di alto livello. Molte delle quali ereditate direttamente dalla celebre Civic Type R.

I dettagli principali della nuova Honda Prelude

Tra le novità in arrivo spiccano le sospensioni anteriori di tipo MacPherson. Quest’ultime presentano regolazione elettronica. Ci sono poi ammortizzatori adattivi, che garantiscono un’aderenza ottimale e una dinamica di guida precisa e coinvolgente. Una novità interessante è la modalità di guida GT. Quest’ultima è stata pensata per offrire un equilibrio perfetto tra comfort e sportività.

Al centro della nuova Prelude c’è un avanzato sistema ibrido. È capace di erogare 210 CV di potenza complessiva. Ciò grazie alla combinazione di un motore termico

e due motori elettrici. Quest’ultimi lavorano insieme per offrire prestazioni brillanti e una trazione posteriore sofisticata. Un’innovazione notevole è il sistema S+ Shift del cambio CVT, che simula il comportamento di un cambio automatico a otto rapporti. Tale soluzione tecnica rappresenta un punto di forza. Soprattutto per chi cerca un’esperienza di guida emozionante. Ciò senza rinunciare all’efficienza.

Gli interni della Honda Prelude sono progettati per garantire comfort. Inoltre, dispone di un’interfaccia intuitiva. Ciò con tecnologie avanzate per il controllo del veicolo. Ed anche la connettività. Il suo prezzo stimato va tra i 48.000 e i 50.000 euro. Con tali caratteristiche, la Honda Prelude si posiziona in un segmento competitivo. Qui il connubio tra prestazioni sportive e sostenibilità rappresenta un valore aggiunto. La sua introduzione rappresenta non solo un omaggio alla tradizione sportiva di Honda. Si tratta anche di un passo avanti verso il futuro della mobilità.

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Pubblicato da
Margareth Galletta