Fa freddo, è inverno pieno e la voglia di andare a sciare per chi riesce è sempre di più. Sono tante le giornate in cui viene voglia di un po’ di neve, di quei paesaggi bianchi che caratterizzano questo periodo dell’anno anche in Italia, il problema è che ce ne sono sempre di meno. Secondo quanto riportato infatti da uno studio pubblicato ultimamente, sulle Alpi italiane nevica il 50% in meno rispetto a 100 anni fa.
C’è stata una diminuzione netta della neve del 34%, con la quantità che è diminuita nettamente anche secondo le ultime notizie. Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale stanno portando a questo fenomeno, con dei dati sconcertanti soprattutto per quest’inverno.
Secondo quanto riportato ultimamente dai dati ufficiali, a metà dicembre c’è una carenza di neve che si attesta su una percentuale del -63% rispetto al solito. Questo parametro si riferisce alla quantità di acqua che si otterrebbe sciogliendo tutta la neve, tirando fuori poi un corrispettivo in miliardi di metri cubi.
Soprattutto sulle Alpi occidentali le temperature sono in media più alte rispetto al solito ma la colpa è anche delle precipitazioni più scarse su tutto il territorio. A parlare chiaramente e anche l’abbassamento delle acque del Po che ormai sono uscite del 67%. Tutto ciò rappresenta dunque l’impatto climatico in pieno, quello che vede dunque la neve sempre meno presente sul territorio.
Stando a quanto riportato, l’anno scorso c’era un corrispettivo in metri cubi d’acqua di 2,08 miliardi. Quest’anno invece, nel caso in cui la neve venisse sciolta, si arriverebbe a 1,17 miliardi di metri cubi. Si ha dunque una diminuzione praticamente della metà, dato che non porta ad allarmarsi ma ad accendere una spia. Tutto potrebbe tergiversare già nei prossimi anni, salvo il caso in cui l’umanità dovesse cominciare a comportarsi in maniera corretta.