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Polo nord magnetico: le conseguenze del suo spostamento

Il polo nord magnetico terrestre è protagonista di una migrazione senza precedenti. Da sempre in movimento, tale punto cruciale del campo magnetico terrestre si sta spostando verso la Siberia. Un fenomeno che non solo affascina gli scienziati. Ha anche implicazioni concrete per la navigazione e le tecnologie moderne. A differenza del polo nord geografico, che resta fisso, quello magnetico è in continuo moto. Il suo movimento è influenzato da dinamiche interne del nucleo terrestre. Negli ultimi due decenni, però, il suo muoversi ha registrato uno scatto. Nel dettaglio, è passato da una velocità annua di circa 15 chilometri ad una di oltre 50.

Polo Nord Magnetico: cosa comporta il suo spostamento?

Gli scienziati hanno identificato come principali responsabili di tale fenomeno due giganteschi lobi magnetici. Quest’ultimi sono situati sotto il Canada e la Siberia. Tali colossi invisibili esercitano una forza che, a seconda della loro intensità e posizione, influenza direttamente il moto del polo. Nel 2019, un evento inaspettato ha colto i ricercatori di sorpresa. Una brusca decelerazione

del polo magnetico, che ha ridotto la sua velocità a circa 35 chilometri all’anno. Tale rallentamento potrebbe indicare un cambiamento nelle dinamiche interne del nucleo terrestre, ma le sue implicazioni restano ancora oggetto di studio.

Grazie alla collaborazione tra istituzioni come la NOAA e il BGS, oggi disponiamo di strumenti più avanzati per monitorare e prevedere il comportamento del campo magnetico terrestre. Per i cittadini comuni, tutto questo lavoro scientifico passa inosservato. Eppure, i suoi benefici sono sempre più tangibili. Dalla navigazione GPS alle app sugli smartphone, i sistemi moderni si aggiornano automaticamente. In tal modo offrono sempre informazioni affidabili. Suddetto silenzioso progresso scientifico è un esempio di come lo studio dei fenomeni naturali, per quanto complessi, possa avere un impatto diretto e positivo sulla nostra vita quotidiana. Analizzare tali fenomeni è importantissimo per comprendere il funzionamento del nostro pianeta.

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Pubblicato da
Margareth Galletta