I PFAS sono composti chimici noti per la loro persistenza in natura e resistenza alla degradazione. Tanto da essere definiti sostanze eterne. Vengono ampiamente impiegati in settori come la cucina, grazie alle proprietà antiaderenti, idrorepellenti e antimacchia. Nei cinturini in fluoroelastomero, tali sostanze conferiscono resistenza allo scolorimento e allo sporco. Ciò li rende ideali per chi pratica sport o li indossa a lungo. Nonostante i vantaggi presentati, proprio la loro durabilità, può comportare un rischio per la salute
.Il team di ricerca, guidato da Graham Peaslee, ha analizzato 22 cinturini di marche e prezzi diversi. Tale analisi ha rivelato che i modelli in fluoroelastomero contengono mediamente più PFAS rispetto ai cinturini in silicone. Tra i composti identificati, il PFHxA si è rivelato predominante. Tale composto chimico, secondo studi recenti, potrebbe attraversare la pelle, esponendo chi indossa il cinturino degli smartwatch a un rischio di assorbimento diretto.
Le conseguenze dell’esposizione a PFAS come il PFHxA non sono ancora del tutto comprese. Eppure, è noto che tali sostanze sono associate a effetti negativi sulla salute. Inclusi disturbi endocrini, problemi al sistema immunitario e potenziali rischi cancerogeni. Considerando che molte persone indossano suddetti dispositivi per molto tempo, il problema diventa estremamente rilevante.
Gli autori dello studio raccomandano di optare per cinturini in silicone. Quest’ultimi presentano una minore concentrazione di PFAS. Inoltre, sarebbe opportuno evitare i cinturini per gli smartwatch realizzati in fluoroelastomero, nonostante la loro popolarità.