Cosa ha spinto verso tale decisione? Tali caldaie registrano un elevato impatto per l’ambiente. Durante il loro funzionamento rilasciano nell’atmosfera numerose sostanze inquinanti. Come ossidi di azoto. monossido di carbonio e particolato fine. A ciò si aggiunge il loro contributo significativo alle emissioni di anidride carbonica. Elemento molto responsabile per il cambiamento climatico. Il riscaldamento dei palazzi copre il 17% delle emissioni di CO2. Tali dati evidenziano l’urgenza
di tali interventi.La Legge di Bilancio 2025 ha quindi ridefinito il panorama. Intervenendo sugli incentivi edilizi. A partire dal prossimo anno, il Bonus Ristrutturazione e l’Ecobonus non saranno più applicabili alle caldaie a gas. La decisione è stata formalizzata con un emendamento specifico. Inoltre, è stata sostenuta da diverse forze politiche. L’obiettivo è favorire l’elettrificazione del riscaldamento. Ciò attraverso l’uso di pompe di calore, pannelli solari e altre tecnologie alimentate da fonti rinnovabili.
Il 2025 segna dunque il principio di una nuova era per l’Italia. Sia per il settore edilizio che per il riscaldamento delle abitazioni. La strada verso un futuro a basse emissioni di carbonio sembra essere stata tracciata. È però importante sottolineare che richiederà una cooperazione attiva e una visione a lungo termine. Solo in tal modo sarà possibile trasformare suddetta sfida in un’opportunità concreta per la nostra Penisola e in generale per l’intero Pianeta.