L’industria automobilistica, fulcro essenziale dell’economia europea, è ad un punto di svolta fondamentale. Con milioni di posti di lavoro, il primato negli investimenti privati in ricerca e sviluppo e un ruolo chiave nell’innovazione tecnologica. Il settore rappresenta infatti un orgoglio per l’Europa tutta. La transizione verso la sostenibilità e la digitalizzazione però pone sfide immense. Per affrontarle, la Commissione europea ha annunciato il lancio di un dialogo strategico sul futuro del mercato automobilistico. Il quale partirà a gennaio 2025.
Una strategia per il futuro dell’ Europa
L’iniziativa è guidata personalmente dalla presidente Ursula von der Leyen. Ma è stata anticipata lo scorso novembre al Parlamento europeo. L’obiettivo è quello di riunire costruttori, fornitori, sindacati e associazioni imprenditoriali. In modo da poter discutere e pianificare una risposta collettiva alle trasformazioni in corso che l’Europa deve affrontare in questo periodo. In un mercato globale sempre più competitivo, il dialogo mira a garantire che l’industria europea resti al passo. Ma soprattutto che continui a guidare l’innovazione e la sostenibilità.
Il dialogo strategico si articolerà attraverso incontri tematici. Tutti presieduti da membri della Commissione competenti per settore, con il compito di elaborare una strategia “olistica“. Tra i temi prioritari vi sono l’innovazione digitale, la decarbonizzazione con approcci tecnologicamente aperti. Oltre che il miglioramento delle competenze lavorative per sostenere i cambiamenti occupazionali. La modernizzazione delle normative europee sarà un altro aspetto centrale. Sarà infatti possibile che alcune regole vengano adattate per rispondere meglio alle esigenze delle imprese.
L’iniziativa risponde a pressioni sempre più forti da parte delle Case automobilistiche. Le quali chiedono interventi mirati per sostenere un settore in trasformazione. Tra i principali critici delle normative ambientali previste per il 2025 c’è l’ex presidente dell’Acea, Luca de Meo. A tal proposito, egli ha sottolineato il rischio di penalizzare la competitività dell’industria europea. Anche un recente rapporto di Mario Draghi sulla competitività dell’UE ha evidenziato l’urgenza di un approccio strategico più flessibile.
Prospettive future
La Commissione europea è consapevole della necessità di mantenere una posizione di leadership globale. Quindi ha sottolineato l’importanza di coniugare sostenibilità e innovazione con un sostegno concreto alla domanda interna. Il Parlamento e il Consiglio saranno costantemente aggiornati sui progressi del dialogo. Quest’ ultimo rappresenta infatti una nuova apertura della Commissione dopo mesi di tensioni con i costruttori.