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Scoperta storica: teletrasporto quantistico attraverso fibra ottica

Un team di scienziati della Northwestern University ha recentemente raggiunto un traguardo straordinario: il teletrasporto quantistico di dati attraverso i normali cavi in fibra ottica, gli stessi che vengono utilizzati quotidianamente per il traffico Internet ad alta velocità. Questo risultato, che fino a qualche anno fa sembrava fantascienza, apre prospettive entusiasmanti per il futuro delle telecomunicazioni, promettendo livelli di velocità e sicurezza senza precedenti.

 

Il teletrasporto quantistico

Per comprendere la portata di questa scoperta, è necessario capire cosa si intende per teletrasporto quantistico. In parole semplici, non si tratta di “spostare” fisicamente un oggetto o un’informazione da un punto all’altro, ma di trasferire lo stato quantistico di una particella attraverso un processo basato su un fenomeno noto come entanglement quantistico. Questo particolare stato permette a due particelle di rimanere connesse in modo indissolubile, indipendentemente dalla distanza che le separa. Un cambiamento su una delle due particelle influenza immediatamente anche l’altra, come se fossero unite da un filo invisibile che sfida il concetto stesso di spazio.

Tuttavia, la vera sfida per i ricercatori era far sì che i fotoni utilizzati per trasportare i dati quantistici potessero sopravvivere nel traffico intenso dei segnali Internet tradizionali, composti da miliardi di altre particelle luminose. Per superare questo ostacolo, il team ha studiato nei minimi dettagli come la luce si muove all’interno dei cavi in fibra ottica, individuando una sorta di “corsia preferenziale”. Grazie a una specifica lunghezza d’onda, i fotoni quantistici sono riusciti a viaggiare senza interferenze, mantenendo intatte le informazioni trasportate.

L’esperimento è stato condotto utilizzando un cavo in fibra ottica

lungo 30 chilometri. Alle estremità del cavo sono stati posizionati due fotoni interconnessi tramite entanglement. Durante il test, i ricercatori hanno inviato simultaneamente traffico Internet tradizionale e informazioni quantistiche, verificando con successo che queste ultime arrivassero senza alcuna alterazione, nonostante il “traffico” intenso circostante.

Ciò che rende questa scoperta ancora più significativa è il fatto che, fino a poco tempo fa, si pensava che le reti quantistiche richiedessero infrastrutture dedicate, con costi proibitivi. Ora, invece, la possibilità di sfruttare i cavi in fibra ottica esistenti rappresenta una svolta fondamentale, avvicinando questa tecnologia a una possibile applicazione su scala globale.

 

Un futuro ancora da scoprire

Le implicazioni di questa ricerca sono enormi, soprattutto in termini di sicurezza. Le reti quantistiche sono considerate teoricamente inviolabili, poiché qualsiasi tentativo di intercettare i dati altera immediatamente lo stato delle particelle coinvolte, segnalando l’intrusione. Questo le rende ideali per applicazioni critiche, come le comunicazioni governative, bancarie o militari.

Il team della Northwestern University, però, non si fermerà qui. I prossimi passi prevedono test su distanze maggiori e l’utilizzo di cavi interrati reali, per verificare la stabilità del sistema al di fuori delle condizioni controllate del laboratorio. Inoltre, i ricercatori stanno già lavorando allo sviluppo dello scambio di entanglement, una tecnica che consentirà di estendere ulteriormente la portata delle reti quantistiche.

Quello che fino a ieri sembrava un concetto teorico complesso e distante si avvicina sempre di più alla realtà. Il futuro delle comunicazioni quantistiche è ormai alle porte, e potrebbe rivoluzionare per sempre il modo in cui scambiamo informazioni attraverso il mondo.

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Pubblicato da
Margherita Zichella