Le nuove regole sui monopattini elettrici stanno creando dubbi e frustrazione tra gli operatori del settore. Il recente obbligo di casco, assicurazione e targhino ha sollevato molteplici criticità. Come si può conciliare sicurezza e praticità senza penalizzare un mezzo così diffuso? Il casco, ad esempio, rappresenta una sfida logistica per i servizi di sharing. Mancano infatti soluzioni compatibili con il design del monopattino. Un bauletto per custodire i caschi non è fattibile, e norme igieniche o taglie personalizzate restano problematiche. Le aziende hanno sempre incoraggiato l’uso del casco, ma non possono garantirne l’obbligatorietà. È davvero necessario un intervento così rigido? Inoltre, dal 2021, con il limite di velocità a 20 km/h, gli incidenti mortali sono drasticamente calati.
Assicurazione e targhino per i monopattini: una visione confusa
L’assicurazione obbligatoria per i monopattini rappresenta un altro ostacolo. La normativa li equipara ai veicoli a motore, ignorando la loro vera natura di velocipedi. Questa confusione normativa, evidenziata anche dalla Corte Europea, rischia di creare ulteriori disagi. I monopattini in sharing hanno già una copertura completa assicurativa adeguata. Perché allora imporre requisiti pensati per le auto? Anche l’introduzione del targhino desta preoccupazioni. Gli operatori chiedono chiarimenti su come applicare questa regola senza compromettere la sicurezza. Un supporto inadeguato potrebbe esporre l’utente a rischi, invece di tutelarlo. Le aziende di sharing sperano in un decreto attuativo proporzionato alle caratteristiche del mezzo.
La micromobilità rappresenta una soluzione sostenibile per le città, ma regole mal progettate rischiano di comprometterne il futuro. Un dialogo con le istituzioni potrebbe evitare che un settore in crescita venga ostacolato. Le norme dovrebbero promuovere l’uso consapevole, non complicare inutilmente la vita degli utenti. Secondo gli operatori, le nuove regole rischiano di rallentare la diffusione di una mobilità urbana sostenibile. Le normative non considerano che molti monopattini già rispettano standard di sicurezza europei. L’adeguamento die monopattini alle nuove richieste potrebbe aumentare i costi per gli utenti e le aziende, limitando l’accessibilità. Le città italiane, già in ritardo rispetto a quelle europee, vedrebbero ridotti gli incentivi all’utilizzo di mezzi ecologici, favorendo così il ritorno a soluzioni meno sostenibili.