Secondo alcune fonti, la fabbrica ha già prodotto lotti di prova negli ultimi mesi. Si tratta di un chiaro segnale dell’imminente avvio su scala industriale. Gli AirPods saranno così il secondo prodotto Apple “made in India”, dopo gli iPhone. Quest’ultimi vengono assemblati nel Paese da diversi anni. La decisione di Apple si inserisce in un contesto di profonde trasformazioni nel settore tecnologico globale.
Le tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina, accompagnate da dazi, sanzioni e attriti diplomatici, hanno spinto molte aziende a cercare alternative. L’India propone crescente forza lavoro qualificata e gli incentivi fiscali. Tali caratteristiche rappresentano una scelta strategica. Il governo indiano, infatti, ha introdotto politiche che favoriscono lo sviluppo del settore elettronico locale. Tra cui agevolazioni per le aziende che producono dispositivi come auricolari e smartwatch.
È importante però sottolineare che instaurare tale collaborazione non è stato privo di sfide. Foxconn inizialmente si è mostrata riluttante ad accettare la produzione degli AirPods. Ciò a causa dei margini di profitto ridotti rispetto ad altri dispositivi. Eppure, la necessità di mantenere solidi rapporti con Apple ha prevalso, portando l’azienda taiwanese ad accettare l’incarico. Con questa mossa, Apple non solo consolida la propria presenza in India. Rafforza anche la propria posizione come leader globale in grado di adattarsi a un mercato in continua evoluzione.