Immaginate di poter spostare degli oggetti senza alcun contatto portato dalle vostre mani. Certo, a primo impatto verrebbe da pensare a qualcosa di magico, surreale, impossibile. Tutto ciò però diventa di colpo possibile grazie ad alcuni scienziati che hanno sviluppato una nuova superficie. Questa sarebbe in grado di trasportare oggetti senza contatto diretto. All’Università del North Carolina State è stato compiuto un gran passo avanti nello sviluppo di tali possibilità, tutto con una combinazione unica di materiali e design avanzati. Il magnetismo è la chiave dell’esperimento: questo diventa uno strumento vero e proprio per muovere oggetti anche con una discreta precisione.
Come funziona questa tecnologia
Il team, guidato dal ricercatore Jie Yin, ha creato una superficie basata su elastomeri ferromagnetici e una tecnica ispirata al kirigami (una variante dell’origami che prevede tagli). Questi elastomeri sono disposti su una membrana gonfiabile e formano piccole cupole che possono alzarsi, abbassarsi o ruotare in risposta a un campo magnetico. Il risultato è un movimento fluido, simile a un’onda, che permette di spostare oggetti senza toccarli.
Una caratteristica sorprendente è che i tagli nei dischi, anziché indebolirli, aumentano la loro rigidità grazie all’effetto del campo magnetico. In questo modo le cupole possono arrivare a ben 4 mm di altezza, sollevando oggetti fino a 28 volte il proprio peso.
Le applicazioni di questa tecnologia sono molteplici. Nei laboratori scientifici potrebbe essere utilizzata per manipolare piccole quantità di fluidi o materiali delicati senza contaminarli. Nel settore della realtà virtuale, invece, si aprono scenari affascinanti: la superficie potrebbe essere integrata nei controller per offrire un feedback tattile ultra-rapido, simulando la sensazione di toccare oggetti virtuali. Con un tempo di risposta inferiore a 2 millisecondi, questa tecnologia sarebbe ideale per esperienze VR immersive e realistiche.
Quante sfide da affrontare
Nonostante i progressi, la miniaturizzazione resta uno degli ostacoli principali. Il team sta lavorando per ridurre le dimensioni delle cupole a circa 10 micrometri di diametro, ma questa scala presenta difficoltà tecniche significative. Passato questo scoglio, si potrebbe provare ad applicare questo principio in più ambiti rivoluzionando per sempre diversi settori.