Con il nuovo anno, numerosi utenti di WhatsApp si troveranno a dover affrontare una situazione complessa. L’app di messaggi non sarà più accessibile su diversi modelli di smartphone datati. Tale decisione, apparentemente drastica, è legata alla tecnologica utilizzata. Quest’ultima, considerata obsoleta sui dispositivi più vecchi, potrebbe causare dei problemi. È, infatti, necessario garantire standard di sicurezza e funzionalità adeguati.
WhatsApp: i diversi modelli che non sono più supportati
Tra i dispositivi interessati figurano modelli particolarmente usati in passato. Come il Samsung Galaxy S3, il Galaxy Note II. Sono compresi anche altri modelli dell’azienda sudcoreana. Come il Galaxy Ace 3 e il Galaxy S4 Mini. Non saranno risparmiati nemmeno dispositivi di altre marche storiche. I possessori di Motorola, HTC, LG e Sony vedranno progressivamente il supporto terminare per alcuni dei loro modelli. Come, ad esempio, Optimus G. Nexus 4 e Xperia Z.
I dispositivi interessati sono quelli rilasciati nel 2012/2013. Quest’ultimi non ricevono aggiornamenti del sistema operativo da anni. Ciò li rende vulnerabili a potenziali rischi di sicurezza. Inoltre, risultano incompatibili con le nuove tecnologie richieste dalle applicazioni moderne. WhatsApp, come altre app di settore, si basa su protocolli e funzioni sempre più sofisticati. Quest’ultimi non possono essere implementati su piattaforme obsolete. Ciò ha portato alla decisione di terminare il supporto.
La scelta risulta problematica per diversi utenti. Eppure, si inserisce in un contesto più ampio. Negli ultimi anni, sono varie le app che hanno abbandonato il supporto per vecchie versioni di software e dispositivi. Ciò al fine di ottimizzare le performance e introdurre nuove funzionalità senza limitazioni. Per chi utilizza ancora suddetti modelli, la fine del supporto rappresenta una sfida. Sarà necessario valutare l’acquisto di un nuovo dispositivo o affidarsi a soluzioni alternative per continuare a comunicare.
Il termine del supporto a WhatsApp su diversi smartphone rappresenta una tappa inevitabile nel progresso tecnologico. Allo stesso tempo, potrebbe anche sollevare una riflessione su come bilanciare innovazione, sicurezza e sostenibilità.