Il 28 dicembre, un cyberattacco coordinato ha colpito importanti infrastrutture digitali italiane. Tra cui i siti web degli aeroporti di Milano Malpensa e Linate. Insieme al portale ufficiale del Ministero degli Esteri. A rivendicare l’attacco è stato gruppo hacker filorusso. Denominato NoName057(16). Utilizzando la piattaforma Telegram. Qui hanno sottolineato le loro motivazioni politiche. Il cyberattacco, anche se non ha compromesso l’operatività dei voli, ha creato disagi importanti per gli utenti che cercavano informazioni su arrivi e partenze.
Aeroporti sotto cyberattacco dalla Russia
Gli hacker hanno sfruttato un attacco DDoS. Una tecnica che inonda i server di richieste simultanee. In tal modo viene impedito l’accesso ai siti. L’azione non si è limitata agli aeroporti e al Ministero degli Esteri. Anche i portali di altre organizzazioni sono stati presi di mira. Come Siena Mobilità. Gruppo Trasporti Torino (GTT) e Federtrasporto. Ciò dimostra un’espansione degli obiettivi degli attacchi cibernetici, con una strategia volta a paralizzare settori fondamentali. Come il trasporto e i servizi governativi.
Il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) ha avviato un’indagine. Quest’ultima ha lo scopo di scovare i responsabili. Inoltre, si è attivata per coordinare il ripristino dei sistemi colpiti. Nel frattempo, esperti di sicurezza stanno collaborando con i gestori delle infrastrutture. Ciò allo scopo di mitigare i danni. Rendendo più forti, allo stesso tempo, le misure di difesa.
Tale episodio si inserisce in un contesto geopolitico teso. Il cyberspazio rappresenta un fattore di scontro. Gli attacchi alle infrastrutture digitali italiane sottolineano l’urgenza di intervenire. Con investimenti in tecnologie di sicurezza. Ciò insieme alla promozione di una cooperazione internazionale per prevenire che simili incidenti si verifichino di nuovo in futuro. La sicurezza online deve diventare una priorità a livello nazionale. Ciò non solo per proteggere i servizi informatici fondamentali. Ma anche per garantire stabilità e fiducia. Sia per i sistemi digitali che per le diverse istituzioni.