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NIO estende la rete di scambio batterie in Cina

Con oltre 2.900 stazioni di scambio batterie attive, NIO conferma la sua leadership nella mobilità elettrica in Cina. La 2.900ª stazione è stata inaugurata a Sanmenxia, nella provincia di Henan, come parte del programma “Power Up Counties”. Questo progetto ambizioso, presentato ad agosto 2024, mira a coprire 2.300 contee in 27 province entro il 2025. L’obiettivo alla base è piuttosto chiaro. Ci si propone infatti di creare una rete per garantire ai conducenti di veicoli elettrici un accesso rapido e conveniente all’energia, trasformando il processo di rifornimento.

NIO: innovazione e concorrenza guidano il settore

Nel corso del 2024, NIO ha aggiunto 589 nuove stazioni, portando il totale a 2.905. di cui 929 situate lungo le principali sbocchi autostradali del Paese. Questo traguardo rappresenta anche un punto fondamentale per il sub-brand Onvo, che ha raggiunto le 1.000 stazioni, rispettando il target annuale. Il progetto di espansione, però, ha subito rallentamenti rispetto ai ritmi previsti. Ciò a causa delle difficoltà logistiche e operative che accompagnano un piano di questa portata.
A rafforzare la sua leadership, NIO ha introdotto la quarta generazione di stazioni di scambio batteri. Le quali sono compatibili con i nuovi modelli Onvo

e aggiornabili per i veicoli esistenti. In contemporanea a tutto ciò, l’azienda gestisce una rete di ricarica tra le più avanzate in Cina. Si parla infatti di 2.545 stazioni di ricarica rapida e 1.672 stazioni di destinazione, per un totale di oltre 24.700 colonnine. Questi numeri dimostrano l’impegno di NIO nel diversificare le opzioni per i suoi clienti, garantendo flessibilità e velocità nel rifornimento.

Anche i concorrenti, come Li Auto, stanno accelerando sul fronte infrastrutturale. Li Auto ha infatti superato le 1.500 stazioni di ricarica, ma resta lontano dai suoi obiettivi dichiarati. Insomma, questo clima competitivo spinge i produttori a innovare e, forse in futuro, a sviluppare standard comuni per ottimizzare i costi e migliorare l’esperienza dei consumatori. Quindi con il debutto del SUV elettrico Onvo L60, già distribuito in 20.000 unità, NIO dimostra che l’infrastruttura è il cuore della transizione elettrica in Cina.

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Pubblicato da
Ilenia Violante
Tags: autoniosuv