Sfida dell'energia: rinnovabili VS combustibili fossili

Negli ultimi anni, il dibattito sull’energia pulita ha guadagnato centralità. Tuttavia, le grandi compagnie petrolifere stanno invertendo la rotta. La transizione energetica, già rallentata da politiche deboli, sta subendo ulteriori ostacoli. Il ritorno agli investimenti sui combustibili fossili evidenzia una strategia orientata al profitto a breve termine. Questo approccio contrasta con gli impegni climatici dichiarati. Perché le Big Oil stanno abbandonando le rinnovabili? La risposta è nei numeri: i margini di guadagno sui fossili restano superiori. Le società hanno giustificato la svolta con la pressione degli investitori, preoccupati per la riduzione dei dividendi. La conseguenza è un raddoppio degli investimenti in petrolio e gas nel 2024, come confermato da Reuters. Un futuro sostenibile sembra sempre più lontano.

Nuove sfide da economie emergenti sul combustibile fossile

Mentre le Big Oil tornano al passato, alcune economie puntano su un futuro più pulito. Il Giappone, tra i maggiori consumatori di petrolio, sta cambiando direzione. Il governo di Shigeru Ishiba mira ad aumentare il ruolo delle rinnovabili e del nucleare. Questo potrebbe ridurre significativamente le importazioni di combustibili fossili. Le economie emergenti, spesso accusate di essere dipendenti dal petrolio, stanno mostrando maggiore apertura verso le FER. Le loro politiche energetiche innovative puntano a sfruttare fonti sostenibili per sostenere la crescita. Possono i paesi in via di sviluppo guidare la rivoluzione verde? La risposta appare sorprendentemente positiva. Le Big Oil qui rischiano di perdere rilevanza. Se non adotteranno strategie più sostenibili, potrebbero trovarsi escluse dai nuovi equilibri energetici globali.

Le strategie globali stanno quindi creando uno scenario complesso per le Big Oil. La Cina, nonostante la sua dipendenza dai combustibili fossili, ha avviato investimenti significativi. Punta infatti in energia solare ed eolica, diventando il principale produttore di pannelli fotovoltaici. L’India, altro grande consumatore, sta accelerando sullo sviluppo di infrastrutture per le energie rinnovabili. Le sue carte invece voltano a ridurre la dipendenza dal petrolio. Allo stesso tempo, il Medio Oriente, tradizionale roccaforte del fossile, sta diversificando. Paesi come gli Emirati Arabi Uniti investono massicciamente in progetti green, come Masdar City. Questo cambiamento globale evidenzia che la transizione energetica, anche se lenta, è inevitabile e sempre più competitiva.

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