truffe

Un’operazione di grande portata condotta dalle autorità di Belgio e Paesi Bassi, con l’aiuto di Europol, ha portato all’arresto di una rete criminale. Quest’ ultima, a quanto pare, era responsabile di truffe su vasta scala in almeno dieci paesi europei. La banda, composta principalmente da cittadini olandesi, operava in tutta Europa. Prendendo di mira le persone più vulnerabili, in particolare gli anziani. La loro attività si basava su tecniche di phishing online, telefonate ingannevoli e, in alcuni casi, addirittura frodi porta a porta. Attraverso simili strategie i truffatori si spacciavano per agenti di polizia o impiegati di banche. In questo modo, riuscivano a sottrarre informazioni personali e dati bancari delle vittime.

Truffe online e non: una minaccia continua, i consigli degli esperti

Tali truffe si concentravano principalmente in Belgio. Anche se i leader del gruppo operavano dai Paesi Bassi, utilizzando tecnologie avanzate per evitare di essere identificati. Le indagini hanno rivelato che, una volta acquisiti i dati finanziari delle vittime, i criminali prosciugavano i loro conti bancari. Per poi trasferire il denaro su conti a loro favore. I proventi venivano poi spesi in beni di lusso, come orologi e gioielli. Oltre a essere utilizzati per finanziare serate in esclusivi club notturni, dove indossavano abiti firmati. L’ammontare dei danni economici causati è stimato in milioni di euro.

Nonostante gli arresti, gli esperti di sicurezza avvertono che per proteggersi da simili truffe non è sufficiente sconfiggere definitivamente il fenomeno del crimine informatico. A tal proposito si è espresso Jake Moore, Global Security Advisor di ESET. Egli ha sottolineato che, anche se gli arresti possono destabilizzare temporaneamente il mercato criminale, è fondamentale mantenere alta l’attenzione contro i tentativi di frode. Le truffe telefoniche sono ancora uno dei metodi più comuni attraverso cui le persone vengono ingannate. I truffatori sfruttano l’assenza di verifica dell’identità, riuscendo così a ottenere informazioni sensibili di ogni tipo.

Per evitare di cadere nella trappola, gli esperti consigliano di verificare sempre l’identità di chi si dice essere un agente delle forze dell’ordine o un rappresentante bancario. È fondamentale anche prestare attenzione alle comunicazioni urgenti che cercano di creare un senso di panico. Un altro passo importante è quello di mantenere aggiornati i dispositivi e installare software di sicurezza.

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