Le persone si affannano ogni giorno a capire come acquistare una nuova auto che sia piena di tecnologia e anche bella da vedere. Allo stesso tempo ci sono i ladri che non aspettano altro per portarla via, mettendo in atto tutte le loro tecniche innovative. Purtroppo i furti d’auto sono aumentati e a quanto pare anche grazie alle tecnologie montate a bordo delle vetture. Negli Stati Uniti ad esempio è in corso un nuovo fenomeno: i malviventi starebbero puntando sui sensori ADAS, dunque tutti quelli utili per il cruise control e tutto ciò che l’auto svolge in autonomia.
Casi in aumento e danni economici: i furti d’auto sono anche questi
Uno degli episodi più eclatanti è avvenuto a metà dicembre nel piazzale della concessionaria Ron Tonkin Honda di Southeast Portland, nell’Oregon, dove sono state colpite ben 17 auto parcheggiate. I ladri hanno rimosso componenti fondamentali per la sicurezza, come i sensori utilizzati per il cruise control adattivo, lasciando i proprietari con danni ingenti. Si può arrivare fino a 4.000 dollari per singolo componente al momento della sostituzione.
Non si tratta di un caso isolato: il titolare della concessionaria ha dichiarato di aver affrontato quasi 50 episodi simili nel corso del 2024. Anche la polizia di Portland ha confermato la tendenza, con almeno 18 casi segnalati nel solo mese di novembre.
Perché i ladri rubano i sensori ADAS
I sensori ADAS sono sempre più richiesti sul mercato parallelo dei ricambi, alimentando un traffico illecito di componenti destinati a riparazioni non ufficiali. Tuttavia, rivenderli non è semplice: i canali online, spesso preferiti per la vendita di merce rubata, sono controllati più attentamente e le vendite di questi sensori possono destare sospetti.
Nonostante queste difficoltà, il fenomeno continua a preoccupare, anche perché i furti richiedono competenze tecniche avanzate per smontare i sensori in tempi rapidi. Nel caso della concessionaria Honda di Portland, il ladro ha impiegato appena 10 minuti per rimuovere tutti i componenti, dimostrando una preparazione specifica.
L’auspicio è che l’aumento dei controlli e la difficoltà di vendita possano limitare questo fenomeno, che colpisce sia i concessionari che i singoli automobilisti, con danni economici e disagi non indifferenti.