Nel 2024, il programma spaziale cinese ha raggiunto traguardi record, nonostante un fallimento nell'ultimo lancio del razzo Kinetica-1 Y6.

Il 2024 è stato un anno cruciale per il programma spaziale cinese, che ha raggiunto un record di 68 tentativi di lancio orbitale, superando il primato stabilito l’anno precedente. Tuttavia, l’ultimo lancio dell’anno non ha avuto l’esito sperato. Il razzo Kinetica-1 Y6, sviluppato dalla CAS Space, una delle principali aziende aerospaziali commerciali cinesi, è partito dal Centro di lancio satellitare di Jiuquan, ma un’anomalia verificatasi durante la terza fase di volo ha portato all’attivazione del sistema di autodistruzione.

 

La fine di Kinetica-1 Y6 ma non dell’esplorazione spaziale cinese

Nonostante questo epilogo negativo, il bilancio complessivo dell’anno rimane straordinario. Dei 68 lanci effettuati, solo due hanno fallito, dimostrando l’affidabilità e la maturità del programma spaziale cinese. Il Kinetica-1 Y6, un razzo a quattro stadi a propellente solido, alto 30 metri e capace di trasportare un carico utile di 1,5 tonnellate in orbita eliosincrona a 500 km di altitudine, aveva già all’attivo cinque lanci di successo che avevano permesso di mettere in orbita 57 satelliti.

Il fallimento di questo sesto lancio sembra essere stato causato da un’instabilità di assetto verificatasi pochi secondi dopo l’accensione del terzo stadio. Questo problema ha attivato il sistema di controllo autonomo di sicurezza, che ha innescato la sequenza di autodistruzione. Secondo alcuni esperti, l’introduzione di nuove tecnologie nel razzo, mirate a ridurre i costi e migliorare l’efficienza, potrebbe aver avuto un ruolo nell’incidente. Tra queste, un nuovo detonatore progettato indipendentemente, essenziale per la separazione degli stadi.

 

Solo un piccolo stop prima di ripartire tra le stelle

Nonostante la battuta d’arresto, CAS Space ha assicurato che verrà condotta un’indagine approfondita per comprendere le cause esatte del fallimento e garantire che i prossimi lanci avvengano senza intoppi. Parallelamente, l’azienda sta già lavorando su progetti ambiziosi, come il razzo a propellente liquido Kinetica-2 e la serie di vettori riutilizzabili Lihong. Questi sviluppi sottolineano la volontà della Cina di mantenere un ruolo di primo piano nell’esplorazione spaziale, con obiettivi che vanno dalla costruzione di megacostellazioni satellitari alla realizzazione di un’infrastruttura lunare simile al Gateway della NASA. Il futuro del programma spaziale cinese appare dunque solido e proiettato verso nuove frontiere di innovazione e cooperazione internazionale.

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