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Mercedes-Benz, tradizione diesel e visione elettrica: chi vince?

Mercedes-Benz guarda al futuro come qualsiasi azienda, ma non dimentica al contempo le sue radici Diesel. Con oltre 80 anni di esperienza, infatti, il marchio ha saputo ben trasformare il motore Diesel- Lo ha reso con i suoi studi e ricerche una tecnologia sempre più efficiente. Oggi, grazie a propulsori come il OM654 e il OM656, Mercedes offre prestazioni elevate con consumi contenuti. Questi motori, compatibili con biocarburanti avanzati, rappresentano un importante ponte verso una mobilità più sostenibile. Perché insistere sul Diesel? Per la sua efficienza e versatilità, specialmente nei mercati dove la transizione all’elettrico richiede più tempo. In Italia, ad esempio, il Diesel resta il motore preferito per le vetture e i veicoli commerciali. Mercedes propone ben 34 modelli Diesel, adattandosi alle necessità di una clientela ancora legata a questa tecnologia.

La visione elettrica di Mercedes-Benz

L’obiettivo è chiaro: elettrificazione totale entro il 2039. Questo traguardo passa da una strategia che combina innovazione e flessibilità. Entro il 2030, metà delle vendite globali sarà costituita da auto elettriche e ibride plug-in. Tuttavia, la transizione deve essere graduale. La produzione dei veicoli è pensata per rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione. Mercedes punta anche su nuove tecnologie a benzina

, come i propulsori M652 a ciclo Miller. Questi motori offrono consumi simili al Diesel, ma con minori emissioni. È questa la direzione che Mercedes immagina per i modelli compatti, riservando il Diesel ai veicoli di fascia superiore.

La storia di Mercedes-Benz dimostra come il progresso possa convivere con la tradizione ed è forse questa la chiave di un gioco vincente. Dal 1936, con la 260D, a oggi, il Diesel ha potuto vivere con l’azienda un’evoluzione straordinaria. Il futuro però è sempre più elettrico e sostenibile, con Mercedes determinata sempre più a guidare questo cambiamento. Riuscirà a bilanciare passato e innovazione? La sfida è ambiziosa, ma il marchio della Stella sembra avere tutte le risposte.

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Pubblicato da
Rossella Vitale