Un tempo c’era Twitter, ora ribattezzato X sotto la guida di Elon Musk. Questo cambiamento ha scosso il panorama dei social network, aprendo la strada a nuove piattaforme che mirano a colmare il vuoto lasciato dal vecchio colosso. Tra queste, due si sono distinte per filosofia e approccio opposti: Threads, di proprietà di Meta, e Bluesky, un progetto indipendente che punta sulla decentralizzazione e sulla libertà degli utenti.
Threads e Bluesky, due mondi diversi nello stesso cielo
Threads, con il sostegno di Mark Zuckerberg, ha scelto una gestione fortemente centralizzata. Meta ha imposto restrizioni su determinati contenuti, soprattutto in ambiti sensibili come la politica. In un anno elettorale, ad esempio, l’azienda ha deciso di ridurre la visibilità dei contenuti politici, lasciando agli utenti la responsabilità di modificare manualmente le impostazioni per visualizzare post relativi alle elezioni o ad altre tematiche delicate. Questa strategia ha generato situazioni controverse, come la limitazione temporanea della ricerca di argomenti legati al COVID-19 e ai vaccini. Il risultato è un ambiente controllato e filtrato, con un algoritmo che tende a proporre contenuti non sempre pertinenti con le preferenze individuali.
Dall’altra parte, Bluesky ha adottato un approccio più aperto e democratico. Pur mantenendo un sistema base di moderazione, la piattaforma permette agli utenti di personalizzare profondamente la loro esperienza. Al centro di questa filosofia c’è l’idea che la moderazione sia un processo collettivo e non il frutto di decisioni centralizzate. Il feed principale è cronologico inverso, dando priorità alla freschezza dei contenuti, mentre gli utenti possono creare e selezionare feed tematici basati su specifici argomenti d’interesse.
Le differenze tra le due piattaforme si riflettono anche nei rispettivi modelli di business. Meta punta a introdurre la pubblicità su Threads già dal gennaio 2025, sfruttando il collaudato sistema pubblicitario che ha reso Instagram e Facebook delle potenze economiche. Bluesky, invece, sta esplorando alternative come la vendita di domini personalizzati e servizi in abbonamento, cercando di evitare una dipendenza eccessiva dagli annunci pubblicitari.
Una scelta che spetta agli utenti
Nonostante Threads possa contare su una base utenti molto più ampia grazie all’ecosistema Meta, Bluesky sta guadagnando terreno tra coloro che cercano un’esperienza social più autentica e trasparente. Gli sviluppatori hanno già creato numerose applicazioni di terze parti, dimostrando le potenzialità di un sistema open-source e decentralizzato.
Quello che emerge è una chiara contrapposizione tra due visioni diverse del futuro dei social media. Da un lato, un approccio algoritmico, centralizzato e commerciale, dall’altro, un modello più aperto e costruito intorno alla libertà di scelta degli utenti. In questa sfida tra colossi e outsider, il futuro dei social network potrebbe dipendere dalla risposta degli utenti: scegliere il controllo e l’efficienza oppure puntare sulla trasparenza e la personalizzazione.