windows Sono passati tre anni dal debutto di Windows 11. Quest’ultimo sembra trovarsi in una fase critica. I dati più recenti mostrano, infatti, che il sistema operativo di Microsoft fatica a conquistare gli utenti. A dicembre 2024, Windows 11 si attestava su una quota di mercato del 34,1%. Mentre Windows10 continuava a dominare con oltre il 62% di penetrazione. Non si tratta solo di un anomalo ribaltamento dei pronostici iniziali. I dati registrati mettono in evidenza anche un problema.

Windows 10 mantiene il suo primato

Windows11, con i suoi requisiti hardware stringenti, ha imposto un significativo ostacolo per molti utenti. La necessità di disporre del chip TPM 2.0 e di altri componenti moderni ha escluso una vasta fetta di computer. Lasciando molti utenti ancorati a Windows 10. Ma i limiti hardware non sono l’unico fattore. L’esperienza utente offerta da Windows 11 non ha raccolto consensi. Molti utenti hanno espresso critiche verso l’interfaccia rinnovata. Quest’ultima viene giudicata meno intuitiva rispetto a quella di Windows 10. A ciò si aggiungono alcune mancanze funzionali. Tutto ciò ha deluso gli utenti più esigenti.

Dall’altro lato, Windows 10 è ancora un prodotto amato. Considerato più maturo, stabile e affidabile. Capace di intervenire per appagare le esigenze di milioni di utenti. La sua familiarità ha giocato un ruolo cruciale nel mantenerlo al vertice delle preferenze. Ciò anche se è stato annunciata la fine del supporto. Quest’ultima è prevista per ottobre 2025.

Eppure, Microsoft non sembra intenzionata ad arrendersi. L’azienda intende migliorare costantemente Windows 11. Ciò con aggiornamenti regolari e nuove funzionalità. La strategia punta a convincere gli utenti ad abbandonare il precedente sistema operativo. Allo stesso tempo, offre opzioni come il programma di supporto esteso per Windows 10. Ciò insieme a soluzioni temporanee. Adatte per coloro che non sono pronti ad effettuare il passaggio. La scadenza del supporto per Windows 10 si avvicina sempre di più. Con essa aumenta la pressione sugli utenti. Resta da vedere se la fiducia potrà essere riconquistata o se il mercato si frammenterà ulteriormente.

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