Quando pensiamo agli smartphone, ormai diamo per scontato che ogni nuovo modello arrivi con schermi più belli, fotocamere migliori e design sempre più sottili e accattivanti. Ma se c’è un aspetto che davvero mette alla prova la pazienza degli utenti, è la batteria. Quante volte ci siamo ritrovati a metà giornata con il telefono che inizia a diventare una sorta di zavorra, senza possibilità di caricarlo o, peggio ancora, senza nemmeno un power bank a portata di mano? Insomma, la batteria è sempre stata un po’ il punto dolente di molti smartphone.
Il problema della batteria per Samsung e Apple
Se i produttori cinesi si sono lanciati in sfide audaci, creando telefoni con batterie gigantesche da 7.000 o 8.000 mAh, è vero che i grandi marchi come Samsung e Apple sono rimasti più ancorati a un approccio più equilibrato. Questi colossi preferiscono concentrarsi su dispositivi sottili, leggeri e dall’aspetto elegante, sacrificando magari un po’ di autonomia per non appesantire il design. Ma la domanda è: fino a quando riusciranno a ignorare la crescente richiesta di batterie che non si scaricano nel giro di poche ore?
Ecco che entra in gioco Samsung, che sta cercando di cambiare le cose. Secondo alcune voci, l’azienda sta lavorando su tecnologie innovative che potrebbero finalmente risolvere questo problema. La novità sarebbe l’uso del silicio invece della tradizionale grafite per la creazione degli anodi delle batterie. Il silicio, infatti, permette una capacità di immagazzinamento dell’energia molto superiore, il che significa che le batterie potrebbero durare molto di più. Ma c’è un piccolo problema: il silicio tende a espandersi durante i cicli di carica e scarica, il che potrebbe danneggiare la struttura della batteria. Ma pare che Samsung stia già lavorando a una soluzione per evitare questo inconveniente.
Anche Apple, pur non essendo così audace come Samsung, ha iniziato a esplorare soluzioni simili. Tuttavia, l’azienda non sembra essere in fretta, tanto che si parla di un’adozione delle nuove tecnologie solo a partire dal 2026, quando queste saranno ritenute abbastanza affidabili. Insomma, sebbene ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che vediamo queste innovazioni sui nostri telefoni, sembra che finalmente si stia iniziando a lavorare su una vera soluzione per uno dei problemi più fastidiosi degli smartphone moderni: la batteria che non dura abbastanza.