In situazioni di emergenza, come alluvioni, incidenti in impianti chimici o disastri industriali, avere un quadro chiaro e dettagliato della situazione è fondamentale per i soccorritori. Tuttavia, la necessità di mantenersi a distanza di sicurezza rende spesso questa operazione complessa. Per rispondere a questa esigenza, i ricercatori del Fraunhofer FKIE di Wachtberg hanno sviluppato un sistema robotico all’avanguardia basato sulla tecnologia LiDAR (Light Detection and Ranging), progettato per esplorare autonomamente zone pericolose e restituire una mappatura tridimensionale precisa.
Il Robot LiDAR e la mappatura laser 3D
Il progetto, chiamato 3D-InAus, si basa su un sistema laser montato su una piattaforma rotante. Questo dispositivo effettua scansioni a 360 gradi, inviando milioni di impulsi laser al secondo che rimbalzano sugli oggetti e tornano indietro, permettendo di calcolare distanze e forme con una precisione impressionante. Ma non è tutto: il robot è dotato anche di un set di telecamere che catturano immagini dettagliate, utilizzate per aggiungere colori realistici alle ricostruzioni tridimensionali. Il risultato è una mappa virtuale chiara, geometrica e facilmente navigabile attraverso un joystick.
Un aspetto sorprendente è la velocità di elaborazione dei dati. Durante la missione, il robot non si limita a raccogliere informazioni ma le elabora in tempo reale. Una panoramica preliminare può essere ottenuta in circa un’ora, mentre la mappatura completa di un’area di 400×400 metri richiede all’incirca tre ore. Se necessario, più robot possono essere impiegati contemporaneamente, accelerando ulteriormente l’operazione.
Questa tecnologia non è utile solo in contesti civili. Il progetto, finanziato dall’esercito tedesco, ha anche applicazioni militari. I robot possono esplorare territori sconosciuti, individuare sostanze tossiche o fonti di radiazioni e integrare questi dati direttamente nelle mappe tridimensionali.
Una sfida accettata e superata
Una delle sfide più difficili è stata permettere al robot di operare all’interno di edifici, dove il segnale GPS è assente. Per superare questo ostacolo, i ricercatori hanno sviluppato un sistema di coordinate virtuali basato sulla mappatura del terreno, permettendo al robot di orientarsi autonomamente anche negli spazi chiusi.
Infine, il sistema è stato progettato per essere estremamente versatile. Il modulo laser e la piattaforma rotante possono essere montati su diversi tipi di veicoli, dai droni ai mezzi cingolati, rendendolo adatto a una vasta gamma di scenari operativi. Questa flessibilità permette di affrontare con efficacia emergenze sia in ambienti urbani che in aree naturali complesse, offrendo uno strumento affidabile e all’avanguardia per proteggere chi interviene in prima linea.