Copilot

Microsoft lancia ufficialmente Copilot Voice anche in Italia, ampliando le potenzialità del suo assistente basato sull’intelligenza artificiale. Questa nuova modalità conversazionale si pone come diretta concorrente di Gemini Live. Promettendo un’esperienza più naturale e fluida per gli italiani. Grazie a CopilotVoice, è possibile interagire vocalmente ed in modo continuo, senza dover utilizzare pulsanti o interruzioni. Cosa che avvicina l’esperienza digitale a una conversazione con una persona reale.

Copilot Voice: un’innovazione con alcune ombre

L’utilizzo è semplice. Dopo aver effettuato il login sul sito ufficiale di Copilot, basta cliccare sull’icona del microfono presente nella barra inferiore e concedere i permessi per l’accesso al dispositivo. Da quel momento, l’assistente vocale è pronto ad accogliere l’utente. Chiamandolo per nome e ascoltando automaticamente le richieste. Copilot Voice, poi, offre la possibilità di personalizzare il tono dell’assistente scegliendo fra quattro diverse opzioni vocali. Un dettaglio interessante che rende l’esperienza ancora più coinvolgente e su misura.
Nonostante le novità entusiasmanti, Copilot Voice presenta però un limite importante. Poiché a differenza della versione testuale del servizio, non può effettuare ricerche online e si basa esclusivamente sulle informazioni presenti nei suoi dati di addestramento, aggiornati fino a ottobre 2023. Questa lacuna è emersa durante i test. Esattamente quando il servizio non è stato in grado di fornire dettagli su un prodotto lanciato nel 2024, il portatile ProArt PZ13.

Oltre al sito web, la funzione vocale è disponibile anche nelle app Copilot per Windows, Android e iOS, ampliando l’accessibilità del servizio su diverse piattaforme. Nonostante i limiti di aggiornamento delle informazioni, CopilotVoice rappresenta quindi un importante passo avanti nell’utilizzo di assistenti vocali. Insieme alla promessa di rendere l’interazione tecnologica sempre più naturale e intuitiva.

Il debutto italiano di Copilot Voice segna così un importante progresso nell’evoluzione degli strumenti di intelligenza artificiale. Aprendo la strada a un futuro in cui la tecnologia diventa sempre più vicina al linguaggio umano.

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