Le app ci spiano: terribile scoperta dopo un nuovo furto di dati

Cosa fanno le app mentre noi non ce ne accorgiamo? Questa volta ad essere colpita è stata l’azienda Gravy Analytics, società statunitense leader nel tracciamento della localizzazione, ha portato alla sottrazione di dati sensibili che coinvolgono milioni di utenti. L’episodio mette in luce le debolezze del settore della privacy digitale e accende i riflettori su un sistema pubblicitario poco trasparente, con implicazioni che potrebbero cambiare il panorama della regolamentazione.

Un attacco senza precedenti

L’attacco, rivendicato su un forum russo specializzato, ha sottratto oltre 10 terabyte di dati, una quantità enorme che include informazioni personali raccolte attraverso applicazioni diffuse. Il furto è stato confermato da esperti di sicurezza che hanno analizzato un campione pubblicato online, sollevando interrogativi sull’efficacia delle misure di protezione di Gravy Analytics. La società, insieme alla consociata Unacast, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali.

Applicazioni coinvolte

Il database sottratto include dati raccolti da app estremamente popolari come:

  • Candy Crush, Temple Run e Call of Duty: Mobile;
  • App di incontri come Tinder e Grindr;
  • Applicazioni di benessere come MyFitnessPal e My Period Calendar;
  • Strumenti di trasporto, tra cui Citymapper e Flightradar24.

Tra le applicazioni citate figurano persino app VPN, che dovrebbero garantire maggiore privacy, ma che in questo caso risultano compromesse. Il sistema pubblicitario, con la raccolta dati durante le aste in tempo reale (Real-Time Bidding), sembra essere al centro di questa problematica.

Conseguenze per sicurezza e privacy

Il furto espone rischi concreti per gli utenti, come stalking, ricatti e spionaggio, poiché i dati raccolti includono coordinate GPS, indirizzi IP e abitudini personali. La Federal Trade Commission (FTC) ha già denunciato pratiche poco trasparenti nel settore, evidenziando un’industria estremamente vulnerabile.

Difendersi è possibile

Gli utenti possono adottare misure per proteggere la propria privacy:

  • Disattivare i servizi di localizzazione quando non necessari;
  • Su Android, eliminare l’ID pubblicitario;
  • Su iOS, limitare le richieste di tracciamento;
  • Bloccare gli annunci pubblicitari con strumenti dedicati e controllare regolarmente le impostazioni di privacy delle app installate.
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