L’inquinamento atmosferico, in particolare le particelle di PM2.5, continua a essere un problema serio per la salute pubblica. Queste particelle, spesso legate alle attività umane, aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e peggiorano la qualità dell’aria che respiriamo. Una delle fonti principali di questo inquinamento sono i sistemi di riscaldamento e raffrescamento, che nonostante qualche progresso, continuano a pesare parecchio sull’ambiente. Nel 2022, il riscaldamento e il raffrescamento hanno contribuito a quasi il 73% delle emissioni di PM2.5 nell’Unione Europea, oltre a produrre monossido di carbonio, ossidi di azoto e anidride solforosa.
Il problema dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento per l’ambiente
Negli ultimi anni sono stati fatti passi avanti. Dal 2005 al 2022, il consumo energetico è calato del 16% e la produzione di calore da fonti rinnovabili è cresciuta del 68%. Però, se guardiamo ai numeri complessivi, questi progressi non bastano ancora a fare la differenza. Per raggiungere gli obiettivi fissati dall’UE, sarà fondamentale accelerare il passaggio a tecnologie meno inquinanti. L’Unione punta a ottenere almeno il 32,8% di calore prodotto da fonti rinnovabili entro il 2030. Per farcela, però, sarà necessario aumentare il ritmo rispetto agli anni passati.
Oggi, le caldaie a gas sono ancora le protagoniste del riscaldamento domestico in Europa, con quasi 80 milioni di abitazioni che le utilizzano. A queste si aggiungono le caldaie a gasolio e carbone, molto diffuse in paesi come Polonia e Grecia. Complessivamente, questi sistemi rappresentano il 97% delle emissioni del settore. Le pompe di calore, una tecnologia decisamente più pulita, hanno fatto passi da gigante con una crescita del 600% dal 2005, ma coprono ancora solo una piccola parte del consumo energetico totale: il 3,7%.
C’è ancora molta strada da fare. Anche se i progressi ci sono, servono sforzi più incisivi per abbracciare tecnologie più sostenibili. Ridurre l’inquinamento non è solo una questione ambientale, ma anche una priorità per proteggere la salute delle persone e migliorare la qualità della vita di tutti.