Patrick Spence si dimette con effetto immediato dalla carica di CEO di Sonos, si tratta del capitolo conclusivo di un periodo di crisi aziendale decisamente nero Innescato dal lancio disastroso di una nuova applicazione nel maggio precedente, nonostante quest’ultimo abbia guidato la nota azienda verso successi davvero importanti come quello rappresentato dalla soundbar Arc Ultra e dagli speaker portatili Move e Roam, il lancio dell’applicazione si è rivelato un fallimento a dir poco fatale.
Un’app costa una carriera
Le promesse che erano state fatte in merito alla nuova applicazione non sono state mantenute e anzi i numerosi bug hanno compromesso l’esperienza utente danneggiando in modo irreparabile la reputazione dell’azienda, Sonos ha tentato di rimediare tramite un piano di recupero ma i problemi persistenti con l’applicazione hanno reso la posizione di Spence a dir poco insostenibile obbligandolo a lasciare.
Un fattore critico è stato rappresentato dal silenzio iniziale che il CEO ha mostrato di fronte all’evidente crisi, dinamica che ha alimentato la delusione dei clienti soprattutto legata al ritardo nelle scuse ufficiali insieme alla gestione inefficace della comunicazione verso i consumatori, tutti elementi che hanno nominato la fiducia e il ruolo dell’ex CEO.
Il suo ruolo attualmente è stato preso in carico ad interim da Tom Conrad, l’obiettivo ovviamente è quello di risollevare l’azienda e ristabilire la fiducia dei consumatori oltre che motivare il team, ovviamente ci saranno numerose difficoltà da affrontare unite ad un calo dei ricavi, ma l’azienda guarda il futuro con ottimismo, l’intenzione di lanciare un dispositivo di streaming video per competere con Apple e Amazon rappresenta un obiettivo importante che sicuramente fa da stimolo e il passato allo stesso tempo farà da insegnamento per evitare che certi problemi si ripetano, non rimane dunque che attendere ulteriori sviluppi per capire come l’azienda saprà reagire a questa situazione.