domenica, Marzo 30, 2025

Domini internet accumulati e venduti: così un italiano guadagna tantissimo

di Felice Galluccio
Domini internet accumulati e venduti: così un italiano guadagna tantissimo

In queste ore sta circolando sul web un nome molto interessante, ovvero quello di Michele Dinoia. Imprenditore pugliese, più precisamente di Barletta, è riuscito a guadagnare davvero tanto semplicemente acquistando degli indirizzi web strategici per poi rivenderli. I domini Internet in questione sono stati comprati a nome di personaggi cerebri o di temi di tendenza. Questo ha portato Michele a diventare una vera star nel mondo del cybersquatting. Si parla di un numero di domini Internet pari ad oltre 120.000.

Un mago del cybersquatting

Uno degli esempi più curiosi del suo operato è il dominio vladimirputin.it, che Dinoia ha trasformato in un portale con contenuti improbabili, come consigli sui depuratori d’acqua. Questo dominio, ora in vendita, è solo uno dei tanti registrati dall’imprenditore pugliese, capace di intercettare tendenze globali con incredibile tempismo.

Un altro caso emblematico riguarda il dominio coronavirus.it, registrato da Dinoia anni prima dello scoppio della pandemia, sfruttando la sua abilità nel prevedere l’importanza di temi emergenti.

Contenziosi legali e limiti del cybersquatting

Le attività di Dinoia non sono prive di polemiche. Attraverso società come Macrosten di Cipro e Puglia.com srls, ha gestito domini che hanno generato numerosi contenziosi legali con aziende e personaggi noti. Tra i casi più significativi:

  • Iren e Teamsystem, che hanno portato Dinoia davanti a camere arbitrali per ottenere la riassegnazione dei domini;
  • Real Madrid, che ha vinto la battaglia legale per il dominio realmadrid.org, costringendo Dinoia a cederlo al club spagnolo.

Queste dispute evidenziano quanto sia sottile il confine tra ingegno imprenditoriale e abuso di proprietà intellettuale. In molti casi, Dinoia cerca di chiudere le controversie richiedendo un’offerta economica sostanziosa, ma le aziende spesso preferiscono ricorrere a vie legali.

Tra creatività e controversie

Il cybersquatting, pratica che Dinoia padroneggia abilmente, solleva importanti questioni etiche e legali. Ad esempio, il Corriere della Sera ha recentemente notato che il dominio janniksinner.org era disponibile e lo ha registrato, donandolo gratuitamente al tennista italiano.

Nonostante il rischio di sanzioni e le critiche, Dinoia continua a operare in questo settore, sfruttando la possibilità di registrare domini senza verifiche approfondite sulle piattaforme di intermediazione come GoDaddy. Questo approccio gli permette di accumulare un vero e proprio tesoro virtuale, contando che aziende e VIP preferiscano pagare per evitare costose battaglie legali.

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