Tale cambiamento di rotta sarebbe motivato dal tentativo di influenzare le politiche antitrust e di concorrenza. Temi particolarmente caldi per le Big Tech. Negli Stati Uniti sono infatti in corso numerosi procedimenti legali contro tali aziende. Quest’ultime sono accusate di pratiche monopolistiche e abuso di posizione dominante. Sweeney ha evidenziato come queste imprese utilizzino strategie mediatiche per screditare le leggi sulla concorrenza
. Mentre continuano a trarre vantaggi economici a discapito di consumatori e concorrenti. La battaglia di Epic Games contro Apple e Google per le commissioni sugli acquisti in-app ne è un esempio emblematico. Evidenziando le difficoltà nel contrastare pratiche commerciali giudicate scorrette.Oltre ai giganti del tech tradizionali, anche NVIDIA si è distinta per l’approccio favorevole verso la nuova amministrazione. Il CEO Jensen Huang ha espresso pubblicamente entusiasmo per il ritorno di Trump. Le conseguenze di questo avvicinamento tra Big Tech e amministrazione Trump sono ancora tutte da valutare.
Le accuse di Sweeney mettono in luce la complessità dei rapporti tra Big Tech e politica. Ciò evidenziando come le strategie aziendali possano essere guidate non solo da logiche di mercato, ma anche da calcoli politici. Tale scenario, evidenziato da Epic Games, solleva interrogativi sul futuro della regolamentazione del settore tecnologico. Insieme all’equilibrio tra innovazione, concorrenza e tutela dei consumatori.